Se n'è andato Claudio Rinaldi, direttore de "L'espresso" dal 1991 al 1999.
Giornalista sensibile e illuminato, commentatore politico libero e controcorrente, Rinaldi non aveva difficoltà a stigmatizzare i mali della classe politica anche quando si trattava di attaccare la propria parte, la sinistra.
Nonostante fosse da tempo gravemente malato, ha continuato fino alla fine a tenere la sua brillante rubrica sull'Espresso e il suo seguitissimo blog.
L'ultimo post risale a due giorni fa.
In quest'Italia che mostra preoccupanti segni di declino morale, ci mancherà il suo modo di
fare giornalismo non irreggimentato in nessun partito, parrocchia o lobby.
Ci mancherà soprattutto la passione civile e politica che trasudava da ogni suo pezzo.
Addio
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