Ha scatenato un bel putiferio, non c'è che dire.
E forse ci voleva pure.
Fatto sta che Beppe Grillo sta dettando l'agenda politica italiana.
Molte delle cose che il comico genovese dice sono assolutamente condivisibili.
E soprattutto con il suo blog e le sue iniziative Grillo è riuscito a dar voce al malcontento della gente comune che non ne può più della Casta e dei suoi assurdi privilegi.
Ha messo a nudo il re. Mai fino ad ora il distacco tra la società italiana e la sua classe politica era stato così evidente.
Da una parte la gente con problemi concreti e quotidiani (gli affitti e i prezzi delle case alle stelle, i salari da fame, la flessibilità che si è trasformata in precarietà permanente (meraviglioso ossimoro), la sicurezza nelle metropoli, la criminalità organizzata che soffoca il Sud...), dall'altra la "Casta" che non riesce neppure ad ascoltare le esigenze del Paese.
Quindi il V-Day ha portato una bella ventata di aria nuova.
Ma ora bisogna entrare nel merito delle cose. E passare dalla protesta alla proposta.
Altrimenti si rischia di cadere in un populismo pericoloso che fa il gioco della destra.
Buttare il bambino con l'acqua sporca non è mai stata una grande idea.
PS= commenti a margine: siamo proprio messi male se abbiamo bisogno di un comico per poter dar voce alla nostra società civile...