sabato 24 ottobre 2009

The incredible life of Mr. TONY FACE!!!



Il titolo di questo post potrebbe essere quello di un concept album di un gruppo inglese dei medi anni '60 (che so, i Kinks...), decennio che sicuramente ha intrigato e influenzato il protagonista di questa storia.

Una delle persone che in venti anni di onorata militanza underground ho avuto modo di conoscere e di stimare per il suo tratto umano e per le sue innumerevoli attività. Un vero vulcano.

Sto parlando di TONY FACE, il leggendario batterista degli altrettanto leggendari NOT MOVING (e prima ancora dei Chelsea Hotel), quindi coinvolto in altre avventure musicali tra cui, cito a caso, Tony Face Big Roll Band, Lilith, Link Quartet, Hermits...solo i primi che mi vengono in mente.

Mod della primissima ora, fanzinaro, quindi musicista e discografico, nel nuovo millennio Tony si è reinventato blogger (del resto i blog non sono le fanzine dei nostri giorni?) e non ha smesso con le passioni di sempre: suonare in studio e dal vivo, registrare, scrivere.

A quasi cinquant'anni ha una vitalità che molti ventenni di oggi desiderebbero.
Come dimostra la teoria di uscite in cui Tony è coinvolto in questi giorni e che elenco dettagliatamente. Partendo ovviamente da quella a me più cara.


- NOT MOVING "Not Moving" (Spittle)
L'attesissima ristampa di due lavori fondamentali della sua storica formazione piacentina. L'ep "Black'n'Wild" (per chi scrive massimo capolavoro nella produzione della band insieme all'altro Ep "Jesus Loves His Children" del 1987) e l'album "Sinnermen".
Due dischi importanti di una band epocale nelle vicende del rock underground italiano. Mi spingo oltre: della band PIU' grande che il r'n'r italiano abbia mai avuto.
Quando uscì, nel 1986, "Sinnermen" fu seguito da molte polemiche. I Not Moving (e il loro produttore di allora, Federico Guglielmi, che pure firma le note di questa ristampa) disconobbero il disco a causa di un remix realizzato dall'etichetta a insaputa della band. E anche sulla copertina ci furono delle incomprensioni.
Questa ristampa riporta alla luce quel disco e il bellissimo Ep di un anno prima.
Rendendo giustizia alla band. Le tracce che lo compongono sono state riportate al suono originale, le chitarre tornano a ruggire, la batteria è presente (e mai invadente) con il suo beat preciso, il basso pulsa, le tastiere avvolgono e la voce di Lilith è intrigante come sempre. A me pare un disco nuovo. Un po' come avvenne, e il paragone non vi sembri azzardato (ma a Tony e Dome farà sicuramente piacere!), per la ristampa del 1997 di "Raw Power" degli Stooges, con il nuovo missaggio di Iggy Pop che eliminava la patina glam messa a suo tempo da David Bowie.
Non sto a descrivervi ogni singola canzone contenuta in questo disco.
Vi dico solo di procurarvi questo Cd (costa 10 euro, o poco più), sia che - come me - abbiate i vinili originali, sia soprattutto se vi accostate per la prima volta al suono "oscuro e selvaggio" dei Not Moving.
Come si diceva un tempo, buy or die!

- TONY FACE BIG ROLL BAND "Old Soul Rebel" (Area Pirata)
Un disco dalla lunga gestazione. Un progetto durato anni. Uno dei miei "fave ones" del 2009. Il titolo la dice tutta: "Old Soul Rebel". E condensa lo spirito con cui Tony Face ha attraversato l'ultimo quarto di secolo. Con stile e passione.
Per questo suo nuovo disco, il vecchio ribelle del soul ha rispolverato la sigla con cui nel post-Not Moving (1989) firmò il 45 giri "Jazzarythm Acid Stomp" per la sua Face Records (e che troviamo qui racchiuso, come bonus, sui solchi finali).
"Old Soul Rebel" è al contempo un atto d'amore e una foto sugli oltre 25 anni di carriera musicale di Tony Face. Un atto d'amore perchè racchiude una manciata di belle canzoni, 15 per l'esattezza, di alcuni degli artisti più amati da Tony Face. Brani di artisti e gruppi anche molto diversi tra loro - dai Beatles agli Husker Du, da Ray Charles a Nancy Sinatra, da Gil Scott Heron alle Supremes - che hanno segnato la vita e influenzato lo stile di Tony Face e che sono stati registrati, nel corso degli anni, con una lista di ospiti di prim'ordine. Icone del mod sound, principalmente: Allan Crockford (Prisoners/James Taylor Quartet), Bob Manton (Purple Hearts), Chris Philpott (Small World), Tony Perfect (Long Tall Shorty).
E molti altri nomi di prestigio: da Luca Re (Sick Rose) a Lilith, da Paolo Apollo Negri (Link Quartet) a Oskar (Statuto), da Pibio (Temponauts) a Doug Robertson (Diplomats Of Solid Sound).
Il risultato è un lavoro eccitante, sincero, ricco di passione. Un esempio perfetto di soul, R&B e hammond-beat. Un esempio di qual'è lo stile e l'universo musicale di Tony Face.

- SPIDER TOP MODS "10Maggio09Session" (STM)
Un'autoproduzione per celebrare che il tempo trascorso non è passato invano.
Gli Spider Top Mods furono un'estemporanea formazione in cui militò Tony circa 30 anni fa. Un terzetto composto da Roberto Storioni (voce e chitarra), Alfred Cancellieri (basso) e, appunto, Tony Face (batteria). Dopo oltre un quarto di secolo gli ex ragazzi mod si sono incontrati nuovamente e si sono divertiti a suonare, come facevano da adolescenti, un pugno di classici. Quelle sessions sono state registate e sono qui a testimoniarlo. "My babe", "STM Theme", "The last of the mods", "Batman theme", "The withch" e "Louie Louie". Registrazione amatoriale e voglia di divertirsi. A trent'anni di distanza. Con qualche chilo in più, qualche capello in meno (o bianco...), ma con la stessa passione di allora. Un divertissement, nella migliore accezione del termine.

- MOD GENERATIONS. Storia, musica, rabbia e stile. (NdA Press)
Dopo l'eccellente "Uscito vivo dagli anni '80" del 2007, Tony Face torna alla parola scritta con un nuovo libro in uscita sempre per i tipi di NdA Press.
Si intitola "Mod Generations" e racconta la musica e la cultura mod, a cui ha dedicato una vita intera ed è (stato) uno dei massimi esponenti in Italia.
Il libro esce a breve. Ne riparleremo su questo blog.

1 commento:

tony-face ha detto...

Beh..solo GRAZIE !!!!!!
Anzi, mille voltre GRAZIE !!!