mercoledì 23 dicembre 2009
PLAYLIST 2009
Albums
1. REIGNING SOUND - Love And Curses (In The Red)
2. LEADFINGER - Rich Kids (Bang!)
3. TONY FACE BIG ROLL BAND - Old Soul Rebel (Area Pirata)
4. B-BACK - Experiment In Colour (Area Pirata)
5. THE REVELATORS - Let A Poor Boy Ride (Crypt)
6. CORNERSHOP - Judy Sucks A Lemon For Breakfast (Ample Play)
7. SOULSAVERS - Broken (V2)
8. THE INTERCONTINENTAL PLAYBOYS - Hymns Of The Flesh (I-94 Bar)
9. NIKKI SUDDEN & PHIL SHOENFELT - Golden Vanity (Easy Action)
10. STRANGE FLOWERS - Vagina Mother (Go Down)
11. BABY WOODROSE - Baby Woodrose (Bad Afro)
12. MICK MEDEW & THE RUMOURS - All Your Love (I-94 Bar)
13. THE NEW CHRISTS - Gloria (Impedance)
14. THE SETTING SON – Spring Of Hate (Bad Afro)
15. THE MASTERPLAN – Maximum Respect (Nicotine)
16. THEM CROOKED VULTURES – Them Crooked Vultures (Geffen/Interscope)
17. HEAVY TRASH - Midnight Soul Serenade (Bronzerat)
18. TEATRO DEGLI ORRORI –A Sangue Freddo (La Tempesta)
19. THE SOUL MOVERS – On The In Side (Career)
20. THE SHIMMYS – Brunettes On The Rocks (Off The Hip)
21. THE PRETTY FACE – The Pretty Face (Area Pirata)
22. VV.AA. – Clowns and Jugglers (Octopus)
23. DONOVAN’S BRAIN - Fires Which Burnt Brightly (Career)
24. NIAGARA & THE HITMEN – St Valentine’s Day Massacre (Steel Cage Recods)
25. SCOTT DELUXE DRAKE – Beneath The Bloodshot Lights (Rankoutsider)
26. GRANT HART – Hot Wax (MvdAudio)
27. TRINITY – 1975 (Swell)
28. KID CONGO POWERS & THE MONKEYBIRDS – Dracula Boots (In The Red)
29. BOB LOG III – My Shit Is Perfect (Voodoo Rhythm)
30. THE BRIAN JONESTOWN MASSACRE – One (@ Recordings)
Reissues
1. NOT MOVING - Not Moving (Spit/Fire)
2. THE FEELIES – Crazy Rhythms (Domino)
3. ASTEROID B-612 – Not Meant For This World (Off The Hip)
4. HITMEN – Tora Tora DTK/Moronic Inferno (Shock)
5. TELL TALE HEARTS – High Tide (Big Noses and Pizza Faces) (Voxx)
Best Rock'n'Roll Shows
1. DAVID BYRNE @ Auditorium - Parco della Musica (Roma)
2. DOM MARIANI + THE SICK ROSE @ Mads (Roma)
3. LYDIA LUNCH with TEENAGE JESUS & THE JERKS @ Init (Roma)
4. PATTI SMITH @ Villa Ada (Roma)
5. BOSS HOG @ Circolo degli Artisti (Roma)
I WISH YOU A MERRY X-MAS AND A ROCKIN' NEW YEAR!!!
venerdì 18 dicembre 2009
Tanti sì, un solo no: NO AL PONTE!
Mentre il governo si appresta all'ennesimo grande bluff, quello della posa della "prima pietra" del Ponte sullo Stretto (in realtà si tratta dell'avvio di un'opera ferroviaria, già prevista da tempo, a Villa San Giovanni), la Rete No Ponte risponde con una grande manifestazione nazionale.
A cui hanno aderito oltre 150 organizzazioni, enti locali (tra cui la Provincia di Reggio Calabria e la Regione Calabria), una cinquantina di artisti che hanno dato vita al progetto “Artisti contro il Ponte”, comuni cittadini indignati contro lo spreco di risorse pubbliche per un'opera faraonica che difficilmente si farà ma che continua a drenare milioni di euro che invece andrebbero utilizzati per la bonifica e la messa in sicurezza dei territori, per migliorare il trasporto passeggeri sullo Stretto, per completare la Salerno-Reggio Calabria e le altre infrastrutture di cui Calabria e Sicilia hanno realmente bisogno.
L'appuntamento è per domani 19 dicembre a Villa San Giovanni.
Questo il programma della giornata. Non mancate!!!
ore 9,00 Piazza Valsesia, concentramento e microfono aperto alle organizzazioni aderenti, corteo lungo le vie di Villa e Cannitello.
Il percorso sarà accompagnato dalla presenza di artisti di strada e stand.
ore 14,00 Chiesa di Porto Salvo di Cannitello, arrivo e inizio spettacoli: Un lungo pomeriggio, circa 8 ore di musica, teatro, spettacoli, proiezioni e artisti di strada per accompagnare la voce di quanti diranno “fermiamo i cantieri, lottiamo per le vere priorità”.
Gli spettacoli saranno alternati a messaggi e testimonianze delle “vere priorità”!
AGGIORNAMENTO 19.12.2009
20.000 persone per gli organizzatori, 4.000 per la questura.
Questo il solito balletto delle cifre di una manifestazione a cui hanno partecipato in realtà tra le 5.000 e le 7.000 persone.
Un numero enorme per una manifestazione locale, di piccole dimensioni se si considera che l'appuntamento era nazionale.
Comunque una manifestazione pacifica per chiedere che il Governo riveda le sue priorità e metta al primo posto la bonifica dei territori devastati dall'abusivismo edilizio e dai rifiuti radioattivi che infestano le terre e i mari di Calabria e Sicilia.
Di fronte al piccolo esercito di manifestanti stonavano due cose: la scarsa partecipazione degli abitanti di Villa San Giovanni (i primi a subire l'eventuale costruzione del Ponte) e l'esibizione muscolare delle forze dell'ordine con decine e decine di camionette e blindati di carabinieri e polizia. Cosa che strideva, e non poco, contro la pacifica atmosfera della giornata.
Giornata funestata da una tragedia evitabile: la morte per infarto del rappresentante di una delle tante sigle che aderivano alla manifestazione, Franco Nisticò, 58 anni, delegato del "Comitato per la 106".
Colto da un malore subito dopo il suo intervento dal palco, Nisticò è morto perchè - tra tanti mezzi blindati - non era disponibile un'ambulanza e non è stato possibile soccorrerlo con tempestività e con mezzi adeguati.
Una morte che riempie di rabbia e di tristezza.
Etichette:
Messina,
No Ponte,
Reggio Calabria,
Stretto,
Villa S.G.
giovedì 17 dicembre 2009
Album of the year: REIGNING SOUND
LOVE AND CURSES (In The Red)
Se da una parte l’industria discografica corre sempre più veloce, schiacciando trend e gruppi uno dopo l’altro neanche fosse un caterpillar, dall’altra esistono ancora formazioni a cui importa poco o nulla dei ritmi imposti dal music-biz.
Come i Reigning Sound, la band americana guidata da Greg “Oblivian” Cartwright che tira fuori un disco solo quando ha qualcosa da dire. Anche se tra una prova e l’altra passa un lustro. Come nel caso di questo eccellente “Love And Curses” che segue di cinque anni il capolavoro del gruppo di Memphis, “Too Much Guitar”. Fedeli all’idea iniziale di un progetto che li vuole tra gli interpeti principali della rinascita del suono americano, riveduto e corretto, i Reigning Sound mettono in fila 14 episodi in cui garage, rock’n’roll e soul sono fusi in un unico calderone sonoro. In cui, per una volta, non prevale la furiosa attitudine garage-punk della band, ma una più riflessiva e ispirata vena soul. Facendo un ampio uso di chitarre elettro-acustiche, di organo hammond e della voce, tanto sgraziata quanto espressiva, di Mr Cartwright, il quartetto statunitense firma il disco più maturo di una carriera ormai lunga quasi dieci anni. Sono “Brake It” e la splendida “Trash Talk”, due brani intrisi di soul e aromi sudisti con l’organo che ne ammanta la veste sonora, ad aprire le danze. “Love And Curses” prosegue, poi, con il grezzo rock’n’roll di “Call Me” che ricorda gli Oblivians e con una ballata coinvolgente intitolata “The Bells”. Sembra proprio che tutto lo svolgersi dell’album si giochi su questi due elementi: il rock’n’roll a bassa fedeltà e le ballate ricche di pathos, con una leggera prevalenza di queste ultime. E così se “If you can’t come back” e “Stick Up For Me” svelano l’anima grezza e garagistica dei Reigning Sound, episodi come “Something To Hold Onto” e “Polly Anne” ne mettono invece in mostra il lato più riflessivo e intrinsecamente ricco di soul. Dimostrando come, pur restando fedeli a un’idea di rock’n’roll, il suono di un gruppo possa evolvere e regalare sempre nuove emozioni. Disco dell’anno.
Se da una parte l’industria discografica corre sempre più veloce, schiacciando trend e gruppi uno dopo l’altro neanche fosse un caterpillar, dall’altra esistono ancora formazioni a cui importa poco o nulla dei ritmi imposti dal music-biz.
Come i Reigning Sound, la band americana guidata da Greg “Oblivian” Cartwright che tira fuori un disco solo quando ha qualcosa da dire. Anche se tra una prova e l’altra passa un lustro. Come nel caso di questo eccellente “Love And Curses” che segue di cinque anni il capolavoro del gruppo di Memphis, “Too Much Guitar”. Fedeli all’idea iniziale di un progetto che li vuole tra gli interpeti principali della rinascita del suono americano, riveduto e corretto, i Reigning Sound mettono in fila 14 episodi in cui garage, rock’n’roll e soul sono fusi in un unico calderone sonoro. In cui, per una volta, non prevale la furiosa attitudine garage-punk della band, ma una più riflessiva e ispirata vena soul. Facendo un ampio uso di chitarre elettro-acustiche, di organo hammond e della voce, tanto sgraziata quanto espressiva, di Mr Cartwright, il quartetto statunitense firma il disco più maturo di una carriera ormai lunga quasi dieci anni. Sono “Brake It” e la splendida “Trash Talk”, due brani intrisi di soul e aromi sudisti con l’organo che ne ammanta la veste sonora, ad aprire le danze. “Love And Curses” prosegue, poi, con il grezzo rock’n’roll di “Call Me” che ricorda gli Oblivians e con una ballata coinvolgente intitolata “The Bells”. Sembra proprio che tutto lo svolgersi dell’album si giochi su questi due elementi: il rock’n’roll a bassa fedeltà e le ballate ricche di pathos, con una leggera prevalenza di queste ultime. E così se “If you can’t come back” e “Stick Up For Me” svelano l’anima grezza e garagistica dei Reigning Sound, episodi come “Something To Hold Onto” e “Polly Anne” ne mettono invece in mostra il lato più riflessivo e intrinsecamente ricco di soul. Dimostrando come, pur restando fedeli a un’idea di rock’n’roll, il suono di un gruppo possa evolvere e regalare sempre nuove emozioni. Disco dell’anno.
mercoledì 16 dicembre 2009
TALES FROM OZ #9
E' on-line su FREAK OUT il nono appuntamento con "Tales From Oz", la mia rubrica dedicata al rock australiano.
In questa "puntata" si parla di THE NEW CHRISTS (nella foto), NIAGARA & THE HITMEN, ASTEROID B-612, INTERCONTINENTAL PLAYBOYS, MICK MEDEW & THE RUMOURS.
Per leggerla cliccate qui
O copiaincollate il seguente url: www.freakout-online.com/special.aspx?idspecial=123
Buona lettura!
Iscriviti a:
Post (Atom)