venerdì 18 dicembre 2009

Tanti sì, un solo no: NO AL PONTE!



Mentre il governo si appresta all'ennesimo grande bluff, quello della posa della "prima pietra" del Ponte sullo Stretto (in realtà si tratta dell'avvio di un'opera ferroviaria, già prevista da tempo, a Villa San Giovanni), la Rete No Ponte risponde con una grande manifestazione nazionale.

A cui hanno aderito oltre 150 organizzazioni, enti locali (tra cui la Provincia di Reggio Calabria e la Regione Calabria), una cinquantina di artisti che hanno dato vita al progetto “Artisti contro il Ponte”, comuni cittadini indignati contro lo spreco di risorse pubbliche per un'opera faraonica che difficilmente si farà ma che continua a drenare milioni di euro che invece andrebbero utilizzati per la bonifica e la messa in sicurezza dei territori, per migliorare il trasporto passeggeri sullo Stretto, per completare la Salerno-Reggio Calabria e le altre infrastrutture di cui Calabria e Sicilia hanno realmente bisogno.

L'appuntamento è per domani 19 dicembre a Villa San Giovanni.

Questo il programma della giornata. Non mancate!!!

ore 9,00 Piazza Valsesia, concentramento e microfono aperto alle organizzazioni aderenti, corteo lungo le vie di Villa e Cannitello.
Il percorso sarà accompagnato dalla presenza di artisti di strada e stand.

ore 14,00 Chiesa di Porto Salvo di Cannitello, arrivo e inizio spettacoli: Un lungo pomeriggio, circa 8 ore di musica, teatro, spettacoli, proiezioni e artisti di strada per accompagnare la voce di quanti diranno “fermiamo i cantieri, lottiamo per le vere priorità”.
Gli spettacoli saranno alternati a messaggi e testimonianze delle “vere priorità”!

AGGIORNAMENTO 19.12.2009

20.000 persone per gli organizzatori, 4.000 per la questura.
Questo il solito balletto delle cifre di una manifestazione a cui hanno partecipato in realtà tra le 5.000 e le 7.000 persone.
Un numero enorme per una manifestazione locale, di piccole dimensioni se si considera che l'appuntamento era nazionale.
Comunque una manifestazione pacifica per chiedere che il Governo riveda le sue priorità e metta al primo posto la bonifica dei territori devastati dall'abusivismo edilizio e dai rifiuti radioattivi che infestano le terre e i mari di Calabria e Sicilia.
Di fronte al piccolo esercito di manifestanti stonavano due cose: la scarsa partecipazione degli abitanti di Villa San Giovanni (i primi a subire l'eventuale costruzione del Ponte) e l'esibizione muscolare delle forze dell'ordine con decine e decine di camionette e blindati di carabinieri e polizia. Cosa che strideva, e non poco, contro la pacifica atmosfera della giornata.
Giornata funestata da una tragedia evitabile: la morte per infarto del rappresentante di una delle tante sigle che aderivano alla manifestazione, Franco Nisticò, 58 anni, delegato del "Comitato per la 106".
Colto da un malore subito dopo il suo intervento dal palco, Nisticò è morto perchè - tra tanti mezzi blindati - non era disponibile un'ambulanza e non è stato possibile soccorrerlo con tempestività e con mezzi adeguati.
Una morte che riempie di rabbia e di tristezza.

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