martedì 5 luglio 2011

Fermiamo la censura!!!



Se dovesse passare la delibera dell'Agcom sui siti internet, in votazione domani, questo blog (e altre centinaia di migliaia) potrebbe esser chiuso in maniera arbitraria.
Senza che a deciderlo sia un magistrato e senza possibilità di fare valere i propri diritti costituzionali di fronte a un tribunale.
Basterebbe solo che sia "incriminato" per aver violato il diritto d'autore.
Basterebbe una foto, un video scaricato da Youtube, parte di un testo che somigli a un altro e il gioco è fatto. Il bavaglio è pronto.

Dopo aver perso i referendum, dove il tam tam in Rete per ottenere il quorum è stato determinante, il Potere ha paura dell'unico spazio di democrazia rimasto in Italia: Internet.
E lo vuole zittire. Con una delibera che, di fatto, metterebbe a repentaglio l'esistenza di centinaia di migliaia di blog e siti di informazione indipendenti.

Se passerà il meccanismo voluto dal governo tramite l'Agcom - che, ricordiamolo, non è una Authorithy indipendente come dovrebbe essere, ma un organo di nomina politica - la stessa Autorità per le comunicazioni potrebbe avere un potere enorme per chiudere, censurare, mettere il bavaglio a Internet.



Oggi 5 luglio, a partire dalle 17,30, ci sarà la Notte della Rete, una maratona di quattro ore in cui si alterneranno cittadini e associazioni in difesa del web, politici, giornalisti, cantanti, esperti. L'evento sarà in diretta streaming sul Fattoquotidiano.it e su una rete di tv locali.

Ma la cosa più importante da fare nelle prossime 24 ore è sommergere di e-mail di protesta il sito dell'Agcom. E firmare l'appello a cui hanno aderito già oltre 190mila persone.

http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl


Una risposta in massa, come è avvenuto per il referendum e come è già successo in Gran Bretagna dove la mobilitazione dell'opinione pubblica ha costretto il governo a ritirare la legislazione sul copyright che voleva mettere un bavaglio alla rete.

Chiediamo insieme e a gran voce all'Agcom di non votare la delibera e rimandare la questione all'unico organo che ha i poteri costituzionali per legiferare sulla materia: il Parlamento.




E allora firmiamo l'appello, facciamolo girare e firmare a quante più persone conosciamo.
Fermiamo la censura!!!

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