La chiamano ancora democrazia.
Ma in Italia chi tocca il potere muore.
Che si tratti di un giornalista, di un magistrato...o di un comico!
Tre notizie degli ultimi tre giorni che devono fare riflettere e farci indignare.
Il magistrato di Milano Clementina Forleo che indaga(va) sulla scalata di Unipol alla BNL sta per essere trasferita dal CSM.
Aveva osato mettere sotto inchiesta D'Alema, Fassino e alcuni ex-forzisti.
Il magistrato di Catanzaro Luigi De Magistris, dopo l'avocazione dell'inchiesta "Why Not" su cui stava lavorando, oggi ha ricevuto la notizia di un'altra azione disciplinare a suo carico da parte del CSM.
Aveva osato toccare il ministro Mastella.
Il comico Daniele Luttazzi, dopo 6 anni di epurazione dal video (dopo il famoso "editto di Sofia" berlusconiano), era ritornato su La7 con un nuovo programma, "Decameron", di sabato sera e in fascia non protetta alle 23,30.
Ieri sera il programma è stato sospeso.
Nel suo stile boccaccesco aveva fatto una battuta al vetriolo su Giuliano Ferrara e Silvio Berlusconi, Previti e Dell'Utri.
L'hanno fatto fuori.
Non c'è niente da fare: in questo Paese chi tocca il potere muore.
Ce ne sarebbe abbastanza per scendere in strada e ribellarsi.
O andarsene altrove. Lontano...
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