Mentre scrivo sta andando in onda una puntata di "Omnibus" su La 7.
Si discute del decreto legge in discussione al Consiglio dei Ministri con cui, di fatto, si sospende il processo Mills che vede indagato il premier.
Geniale il titolista della trasmissione: Stop ai processi: colpo di (Cai)mano?
E' proprio vero: siamo di fronte a un colpo di mano.
Anzi di Caimano. La realtà supera la fantasia e il tanto bistrattato film di Moretti (che, per inciso, non è uno dei suoi migliori) adesso si prende la rivincita: il regista romano potrà dire "ve l'avevo detto".
In realtà non ci voleva molto a immaginare che con il suo quarto governo Berlusconi avrebbe completato l'opera, dopo aver depenalizzato il falso in bilancio, messo in naftalina la questione riguardante il conflitto di interessi, evitato di dare esecuzione alla sentenza europea su Rete 4...solo per menzionare gli atti più eclatanti delle passate legislature.
Che Berlusconi faccia Berlusconi, e cioé i suoi esclusivi interessi, è cosa pacifica.
Il problema reale è l'opposizione, o sedicente tale.
Walter Veltroni, "il capo dello schieramento avverso" al Caimano, minaccia di interrompere il dialogo. Come i bambini risentiti che sono stati esclusi da un gioco.
Invece di organizzare ampie manifestazioni di protesta e fare un duro ostruzionismo parlamentare, il segretario del PD seguita a mantenere un profilo basso, un inutile understatement.
E dovrebbe far riflettere il fatto che l'unico baluardo del centro-sinistra a fare uno straccio di opposizione sia un uomo attitudinalmente di destra come Antonio Di Pietro.
Altro che fair play...caro Uòlter...lascia stare il buonismo da salotto e dai ascolto, per una volta, ai cugini d'Oltralpe: "À la guerre comme à la guerre".