martedì 31 marzo 2009

Solidarietà al Necci







Queste le immagini del Bar Necci, distrutto ieri notte da un incendio doloso.

Qui sotto invece due foto della gente accorsa oggi pomeriggio, in segno di solidarietà, allo storico bar frequentato da Pasolini




In fiamme il bar di Pasolini: incendiato il Necci al Pigneto



L'incendio è divampato nella notte, distruggendo totalmente il Bar Necci al Pigneto: uno dei ritrovi storici della Capitale, luogo di culto per gli amanti del cinema per essere stato una delle location principali del film "Accattone"(1961) di Pierpaolo Pasolini.
Fino a qualche anno fa lo storico Bar di via Fanfulla da Lodi era rimasto così come lo aveva immortalato il grande scrittore e regista di Casarza: un po' decadente, con i vecchietti del quartiere che andavano a bere un caffè e giocare a carte, a prendere il fresco e sorseggiare una birra sotto gli alberi in estate. Una vera istituzione del Pigneto.

Due anni fa nel 2007, il Bar Necci ha cambiato proprietà e dopo i lavori di restauro ha riaperto con una veste nuova, giovanile, ma mantenendo uno spirito vintage. In armonia con l'atmosfera del quartiere.
Da allora è diventato un ritrovo, invero un po' radical chic, tra i più frequentati della Capitale.
Quasi impossibile trovare un posto ai tavolini all'aperto all'ora dell'aperitivo.
Segno di un quartiere in fermento e in continuo cambiamento, ormai ambita meta di artisti, registi, scrittori, intellettuali. Nuovo fulcro della movida romana.

Ieri notte l'incendio che lo ha distrutto quasi completamente. Indubbia la natura dolosa: gli investigatori che sono accorsi sul posto hanno ritrovato copertoni di auto e stracci imbevuti di benzina.
Molto probabile che dietro a questo atto intimidatorio ci sia il racket.
Ma i proprietari dello storico bar non ci stanno. Sul sito del Necci si legge:
"Martedì 31 marzo, questa notte ignoti hanno dato alle fiamme il bar Necci.
Da domani ci rimboccheremo le maniche per un Necci ancora più bello di prima".

Accanto a loro c'è tutto un quartiere.
Tra mezz'ora, alle ore 16, è prevista una manifestazione di solidarietà.
Ci andrò e più tardi posterò un aggiornamento sul blog.

(La foto, di Pasquale Notargiacomo, è tratta da Repubblica.it)

domenica 29 marzo 2009

Caccia allo sbirro

Si chiama così un blog, on-line da qualche tempo, che si autodefinisce "sito di denuncia dei servi della borghesia". Un blog che è entrato nell'occhio del ciclone per il suo obiettivo dichiarato: quello di "intimidire il repressore", pubblicando le foto di agenti di Polizia in servizio e invitando "le masse popolari" a dare nome e cognome ai poliziotti ritratti.

"La polizia politica basa la sua forza anche sul fatto che i suoi agenti, infiltrati, spie e collaboratori non sono conosciuti alle masse popolari. Farli conoscere è un modo pratico per rendere il loro lavoro sporco se non impossibile, almeno difficile", si legge sul blog.

Dal linguaggio non è difficile intuire l'impostazione vetero-comunista di chi ha lanciato l'iniziativa, che secondo il sindacato di Polizia Sap e il magistrato di Bologna Silverio Piro "è un gravissimo atto di intimidazione".

Sicuramente si tratta di un'iniziativa forte, ai limiti dell'eversione.

Ma sarebbe eversivo o semplicemente democratico chiedere che gli agenti delle forze dell'ordine (Polizia, Carabinieri e GdF) portassero un distintivo di riconoscimento con numero di matricola sulla divisa?
I fatti di Genova insegnano che, nascosti dall'anonimato e protetti da una catena di comando che prende ordini in alto, i poliziotti possono trasformarsi da difensori dei cittadini in aguzzini e carnefici, da tutori dell'ordine in killer della democrazia.
Il processo per i fatti del G8 lascerà impuniti molti degli agenti e dei dirigenti di Polizia autori di torture e pestaggi semplicemente perchè la loro identificazione si è resa impossibile.

Il recente libro di Carlo Bonini, "Acab", ha messo in luce quali siano le tendenze - fasciste e repressive - che animano una buona parte delle forze dell'ordine italiane.
Alla luce di tutto questo, e senza scadere nella delazione, chiedere che almeno gli agenti impegnati nel controllo del territorio e delle manifestazioni portino sulla divisa il numero di matricola non è un atto eversivo.

E' una richiesta di trasparenza e di democrazia a tutela sia dei cittadini che degli agenti rispettosi del dettato costituzionale.

sabato 28 marzo 2009

Ascoltati questa settimana


THE GARBAGES "Where The Alien Is?", CELIBATE RIFLES "On The Quiet", DAMIEN LOVELOCK "Damien Lovelock", YAGE "Integration", THE MASTER PLAN "Colussus Of Destiny", THE SAINTS "Live at Hope & Anchor 1977", THE DREAM SYNDICATE "THe Days Of Wine and Roses", DENIZ TEK "Outside", DM3 "Rippled Soul", THE SPACE CAKES "In A Forbidden Place", JOHN FALLON "Atomic Cossack", THE STEPPES "Drop Of The Creature", THE KINKS "The Kinks", GRATEFUL DEAD "Live/Dead", AA.VV. "Motor City's burning vol. 2", THE UNDERTONES "The Undertones", MICK JAGGER "Wandering Spirit", 13th FLOOR ELEVATORS "The Psychedelic Sound Of", GIRLS AGAINST BOYS "House of GVSB", LULA "Da Dentro", B-BACK "Experiment In Colour"...

mercoledì 18 marzo 2009

Il Papa e l'Hiv



Il Papa in Africa ha affermato che il preservativo non serve a sconfiggere il male.

Sarebbe soltanto una ridicola affermazione priva di ogni fondamento scientifico, se non avesse ripercussioni di nessun tipo. Invece ha ripercussioni gravissime perchè vincola i cattolici africani a fare a meno del condom e quindi ad essere potenziali vittime/portatori del contagio.

Per un'affermazione del genere, Benedetto XVI dovrebbe essere processato per crimini contro l'umanità dal momento che la diffusione dell'Hiv in Africa fa più vittime delle guerre che tormentano quel continente meraviglioso.

Infatti alcuni Paesi europei, civili e democratici e soprattutto LAICI, come Germania e Francia, hanno contestato le farneticazioni del Pontefice.

In Italia è calata una cappa di silenzio. A destra come a sinistra.
Vergogna!



martedì 10 marzo 2009

Boss Hog in Italia




Lenta, fiacca, senza scossoni nè attese spasmodiche, la stagione live 2009 è stata finora abbastanza deludente.

A parte i Fleshtones e qualche altro concerto minore, non c'è stato nessun evento degno di particolare attenzione.
E molto poco è in vista all'orizzonte per i prossimi mesi.
Si attende l'estate con la sua lunga stagione di festival e rassegne, anche se è probabile che la crisi economica si farà sentire anche lì.


Una buona notizia è arrivata però stamattina.
A maggio saranno in Italia, per sole due date, i Boss Hog di Jon Spencer e Cristina Martinez.
Di loro non si aveva più notizia, almeno discograficamente parlando, da quasi dieci anni.
Esattamente dal 2000 quando pubblicarono il debole White Out.
Jon Spencer ha poi proseguito con i suoi progetti: con la Blues Explosion e negli ultimi anni soprattutto con gli Heavy Trash.

Ora questo ritorno che speriamo sia all'altezza delle aspettative.
Se i Boss Hog riusciranno a trasmetterci l'energia del loro bellissimo omonimo Lp del 1995, allora saranno scintille r'n'r venate di garage e di attitudine punk.

Due le date in programma: il 19 maggio al New Age di Roncade (Tv) e il 20 al Circolo degli Artisti di Roma.
Non mancate!

sabato 7 marzo 2009

Ascoltati questa settimana


THE OTHER HALF "S/t", APPLE "An Apple A Day", MOBY GRAPE "Moby Grape", WEST COAST POP ART EXPERIMENTAL BAND "Part One", THE RINGERS "Let Them Be Known", LOVIN' SPOONFUL "Do You Believe In Magic", KALEIDOSCOPE "Tangerine Dream", LEANAN SIDHE "Our Early Childood Skies", SICK ROSE "Double Shot", ULTIMATE SPINACH "S/t", VELVET FOGG "S/t", FLEUR DE LYS "Reflections", MODERNETTES "Get Modern of Get F*cked", SUBURBAN STUDS "Slam", BEFORE THREE O' CLOCK "S/t", ZAKARY THAKS "From The Habits", LIARS "Mindscrewer"....

venerdì 6 marzo 2009

Back from the grave



Qualche amico che segue con costanza questo blog mi ha chiesto il motivo della mia assenza da queste pagine virtuali...

Non sono sparito, eccomi "back from the grave".

Però tra la crisi che incombe e in cui i freelance - come il sottoscritto - devono trovare nuove e difficili strategie per sopravvivere, notizie sempre più scoraggianti sul fronte politico e sociale (dalle ronde al ritorno al nucleare passando per una classe politica sempre più "casta" e aliena ai problemi quotidiani delle persone), l'assenza di eventi rock'n'roll di rilievo, ho pensato bene di astenermi da nuovi post.

Se non si hanno cose da dire, è meglio restare in silenzio.

Da domani, spero, l'aggiornamento del blog riprenderà con una certa frequenza.

Keep in touch and stay alive!