Si intitola "Do The Pop - Redux part one" ed è un nuovo tassello del mosaico che ricostruisce la mappa dell'high energy rock'n'roll australiano a cavallo tra anni '70 e '80.
Si tratta di una splendida antologia su doppio-CD pubblicata in Australia da Savage Beat/Shock ed è l'ideale continuazione della seminale raccolta dallo stesso titolo che Dave Laing aveva compilato nel 2002 in un prezioso lavoro di archeologia musicale.
Quel disco aveva riacceso l'interesse sulla migliore stagione dell'Aussie-rock e fu il capostipite di tutta una serie di raccolte a tema uscite successivamente.
Adesso, con un "labour of love" che gli fa onore, Laing ha raccolto moltissimo materiale edito, inedito e di difficile reperibilità per una serie di raccolte - ben 3 in uscita da qui alla fine di marzo - che proseguono il lavoro iniziato sei anni or sono.
Vediamo i numeri di questa "part one": due Cd, 52 canzoni, un libretto di 28 pagine ricchissimo di foto inedite (bellissime) e informazioni sui gruppi inclusi.
Si va dal 1976 al 1981: dai primi vagiti di Radio Birdman e Saints, passando per la scena punk australiana (Victims, Fun Things, X, Chosen Few, Psycho Surgeons, solo per citare i più noti), fino ai gruppi che prendevano le mosse dall'universo dei Birdman (Visitors, New Christs, New Race, Hitmen, Angie Pepper).
Ma c'è molto altro ancora: dai gruppi di culto dell'Aussie-rock come Sunnyboys, Scientists (ancora in versione power-pop), Lipstick Killers, Riptides a svariate chicche di gruppi minori: Slaughterouse5, Shy Impostors, Dagoes, The 31st, The End...
Un disco imprescindibile per tutti gli amanti del rock australiano.
Da ascoltare a ripetizione nell'attesa di scoprire quali sorprese ci riserveranno i volumi 2 e 3.
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