Non sono d'accordo! Il primo album "From Genesis to revelation" è un eccellente esempio di psycho-pop,vagamente beatlesiano ma originalissimo nell'insieme...e malgrado non li ascolti più da molti anni,anche a loro debbo dare il merito di avere rinnovato la formula classica della canzone,anche perchè vi assicuro che lo show dal vivo con Peter Gabriel impegnato nel rivestire molte maschere era davvero sconcetante per l'epoca(lo vidi quand'ero appena tredicenne),persino il primo LP dei YES che invece in seguito non amo per niente,era tutt'altra cosa(mi siamo ancora nel'69:fase di transizione!)...il problema non sta tanto nei Genesis,che possono piacere o meno ma restano comunque importanti,il problema è che TUTTI identifichino quei gruppi(compresi Yes,EL&P ecc...)con il "progressive" in generale,come e ci fosse stato solo questo aspetto nei primi'70...al contrario le formazioni più interessanti sono altre,molto più underground e crude di quante si citino comunemente: Brainticket,Nektar,Third ear band,Saturnalia e molte altre...per non parlare del panorama italiano di allora,che è estremamente variegato e spesso grandioso. Merda secca,invece,Marillion e tutto il codazzo degli anni 80,per conto mio da dimenticare!
Sono nato a Reggio Calabria nel 1971, mentre ancora si udivano gli ultimi echi della Rivolta.
Ho capito di volere fare il giornalista presto, i miei primi articoli sul giornalino del quartiere sono usciti che non avevo neppure 14 anni. A 17 ho iniziato a collaborare con alcune testate indipendenti: Stress, una pioneristica rivista gratuita che usciva a Firenze e veniva diffusa per posta in tutta Italia; Urlo, il bimestrale di rock italiano con cui ho collaborato fino all'ultimo numero uscito nel 1998.
Ho scritto a lungo di musica per riviste specializzate in Italia (Rockerilla, Bassa Fedeltà, Rumore, Freak Out, ecc.) e all'estero (Ruta 66 in Spagna, I-94 Bar in Australia), prima di approdare a Roma dove, dal 2004, lavoro come free-lance prevalentemente per il gruppo Espresso-Repubblica (l'Espresso, Repubblica/Repubblica.it, il Venerdì). Per diversi anni ho collaborato anche con Diario.
Dalla musica ho spostato via via il mio raggio d'azione, comprendendo che il giornalista oggi deve sapersi occupare un po'di tutto: dalla politica alla società, dagli spettacoli ai motori. La sfida è stata ed è stimolante: scrivere del mondo che ti circonda e non solo di ciò che ti appassiona.
2 commenti:
Nice blog. Thats all.
Non sono d'accordo!
Il primo album "From Genesis to revelation" è un eccellente esempio di psycho-pop,vagamente beatlesiano ma originalissimo nell'insieme...e malgrado non li ascolti più da molti anni,anche a loro debbo dare il merito di avere rinnovato la formula classica della canzone,anche perchè vi assicuro che lo show dal vivo con Peter Gabriel impegnato nel rivestire molte maschere era davvero sconcetante per l'epoca(lo vidi quand'ero appena tredicenne),persino il primo LP dei YES che invece in seguito non amo per niente,era tutt'altra cosa(mi siamo ancora nel'69:fase di transizione!)...il problema non sta tanto nei Genesis,che possono piacere o meno ma restano comunque importanti,il problema è che TUTTI identifichino quei gruppi(compresi Yes,EL&P ecc...)con il "progressive" in generale,come e ci fosse stato solo questo aspetto nei primi'70...al contrario le formazioni più interessanti sono altre,molto più underground e crude di quante si citino comunemente:
Brainticket,Nektar,Third ear band,Saturnalia e molte altre...per non parlare del panorama italiano di allora,che è estremamente variegato e spesso grandioso.
Merda secca,invece,Marillion e tutto il codazzo degli anni 80,per conto mio da dimenticare!
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