domenica 16 novembre 2008

Il Capo della Polizia e il G8


Il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, in una lettera a "Repubblica" ha affermato che è pronto a fare chiarezza sulla vicenda del G8.

E' una dichiarazione che gli fa onore, considerato che non era lui al vertice della Polizia nei tragici giorni di Genova, e considerato anche il recente quanto scandaloso verdetto di assoluzione per i vertici delle forze dell'ordine, responsabili della "macelleria messicana" alla scuola Diaz.

Bisogna vedere se si tratti di una semplice dichiarazione di facciata o di una reale intenzione di andare sino in fondo nella ricerca della verità e delle responsabilità.
Il tempo dirà.

In un passaggio della sua lettera, Manganelli afferma che gli uomini della Polizia "onorano la Costituzione ogni giorno".
A Genova, però, agenti e superiori se ne fregarono altamente del dettato costituzionale.
E' storia, ormai non più cronaca, che nella scuola Diaz vennero massacrati manifestanti inermi che stavano dormendo.
Non pericolosi eversori, ma cittadini qualunque che avevano deciso di manifestare pacificamente, così come è previsto dalla Costituzione.
Per non parlare di Bolzaneto, poi, dove non solo ci furono arresti illegali di massa, ma anche torture disumane e umiliazioni indicibili.
I poliziotti che inneggiavano al Duce, che costringevano a cantare "Faccetta Nera", che irridevano manifestanti che loro stessi avevano picchiato selvaggiamente, non credo stessero onorando la Costituzione.
Se sarà coerente alle sue parole e onesto con la sua coscienza, Manganelli dovrà rispondere di tutto questo.

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