venerdì 31 dicembre 2010

giovedì 30 dicembre 2010

Un anno da ricordare...


Cose da ricordare di un anno che scompare...

L'uscita di "Eigthies Colours" e il tour straordinario che ne è seguito:

- a Roma, con Federico Guglielmi e John Vignola, e una sala gremita allo "Spazio daSud"

- a Fidenza, alla bellissima libreria La Vecchia Talpa con Luca Frazzi e tanti amici (Gigi Marinoni, Federico Ferrari, Gino Delle Donne, Joe Fuzz, Fabio Pasquarelli...)

- a Napoli, con Giulio Di Donna nel cuore della città (al Kesté, di fronte all'Orientale) e la bellezza di un posto unico e il calore degli amici (LucaMauro, Daniele, Marialaura, Enzo, Emma, Maria...)

- a Pescara, sulla spiaggia, una serata indimenticabile con i Vegetable Men riformati dopo 20 anni e una marea di gente

- a Firenze, una serata molto pischedelica con la mostra dei poster di Firehouse, il concerto dei Liars, un mucchio di amici, inclusi membri di Birdmen Of Alkatraz, Pikes In Panic, Leanan Sidhe

- a Pisa con Dome La Muerte (Not Moving) e Michele Marinò (Strange Flowers), la presenza di Maurizio Curadi (Steeplejack) e il concerto psichedelico degli Strange Flowers (feat. Dome La Muerte)

- ad Avigliana (To), con la passione strabordante di Cristina Scanu e Mauro Maffei e la presenza di gran parte della scena neo-Sixties di quegli anni: Luca Re e Rinaldo Doro (Sick Rose), Salvatore "Ursus" D'Urso (No Strange), Marco Ciari (Party Kidz), Paolo Avataneo (Double Deck Five), Fabrizio della Porta (Urlo/Buscadero), Maurizio Pustianaz
(Snowdonia)...

- a Borgo d'Ale con Vico Ellena e gli Effervescent Elephants che suonano in una chiesa sconsacrata...

- ad Avellino, da Camarillo Brillo, un piccolo spazio ma con la passione tipica dei posti di provincia e il calore del Sud. In mezzo a tanti amici (Giulio, Stefano, Sal, Michele, Silvia...)

- al Festival Narrazioni di Poggibonsi: luogo splendido, organizzazione impeccabile e l'entusiasmo coinvolgente dello staff (grazie Fra!)

- al Festival Beat, con la crema della scena neo-Sixties italiana: Luca Re, Tony Face, Moreno Spirogi, Scanna, Lilith (nascosta tra il pubblico) e l'impeccabile introduzione di Luca Frazzi

- a Italia Wave, un ritorno dopo più di 15 anni... una bella presentazione e una città di mare, Livorno

- a Reggio Calabria, con il mio amico Fabio Cuzzola, per smentire il detto "nemo propheta in patria"...

- a Messina, sulla spiaggia al tramonto insieme a un pugno di amici (Roberto, Alessandro, Pietro, Luciano, Eliana...)

- al Mei di Faenza per ritirare un premio inaspettato e assai gradito, e trascorrere una bella giornata con Moreno Spirogi e Bea, Salvatore Coluccio e Anna, i Barbieri...

- a Roma, in un piccolo locale al Pigneto, a chiacchierare amabilmente con il mio fratellone Bob Colella in mezzo a un gruppo di amici...

- al To Beat Parej, la serata più cool ed emozionante dell'anno (vedi post)


Incontri ravvicinati del terzo tipo:

Mick Jones, incontrato, intervistato e introdotto alla conferenza stampa del Neapolis Festival 2010
Lawrence Ferlinghetti, incontrato durante le sue vacanze romane in occasione della mostra "Ferlinghetti: 60 anni di pittura"
Franco Battiato, intervistato pubblicamente in occasione della presentazione del suo ultimo documentario all'Horcynus Festival di Messina

Luoghi e cose...

Londra e gli Hoodoo Gurus
L'Horcynus Festival e il posto più bello del mondo: lo Stretto di Messina
Correre in bicicletta sotto le Alpi, a S.Antonino di Susa... (ci sono cose che non hanno prezzo...)


Concerti (Top 5)

- The Fleshtones
- Gang Of Four
- Stems
- Mark Lanegan
- Pixies

venerdì 24 dicembre 2010

Musical books of the year


1. KEITH RICHARDS – Life (Feltrinelli)
2. MICHAEL AZERRAD – American Indie (Arcana)
3. TERRY RAWLINGS – Mod. Vita pulita in circostanze difficili (Arcana)
4. JOE BOYD – Le biciclette bianche (Odoya)
5. OZZY OSBOURNE – Io Sono Ozzy (Arcana)

giovedì 23 dicembre 2010

Playlist 2010: Reissues and live albums




1. IGGY POP & JAMES WILLIAMSON – Kill City (Bomp!)
2.THE ROLLING STONES – Exile On Main Street (Emi)
3.THE SOTF BOYS – A Can of Bees (Yep Roc)
4.THE SOFT BOYS - Underwater Moonlight (Yep Roc)
5.RADIO BIRDMAN – Live In Texas (Crying Sun)
6.THE PLIMSOULS – Live! Beg Borrow and Steal (Alive)
7.EFFERVESCENT ELEPHANTS – From The End To The Beginning (Psych Out)
8.JANE BIRKIN / SERGE GAINSBOURG – S/T (Light In The Attic)
9.MOTORPSYCHO – Timothy’s Monster (Stickman)
10.ONE DIMENSIONAL MAN – The Box (La Tempesta)

mercoledì 22 dicembre 2010

EIGHTIES COLOURS su ROLLING STONE...e RUMORE!




Per EIGHTIES COLOURS i regali di un Natale scoppiettante arrivano in anticipo.

ROLLING STONE
ha dedicato, grazie alla penna sempre attenta di Stefano Cuzzocrea, un'intervista al sottoscritto per parlare del libro e della scena neo-Sixties italiana.

La trovate a questo link

Come se non bastasse, RUMORE - dopo aver eletto "EIGHTIES COLOURS" libro del mese nel numero estivo - lo ha spedito direttamente nella Top Ten di fine anno: un risultato inaspettato che fa estremamente piacere e riempie di orgoglio.



Devo condividere questo onore con tutte le band e i personaggi intervistati e con il mio editore, Francesco Coniglio, che non solo ha accettato la scommessa di pubblicare un volume su un argomento apparentemente difficile come una scena underground, ma ha fatto anche in modo che il libro venisse realizzato con una bellissima veste grafica.

Thanks!

PLAYLIST 2010


ALBUMS

1. HOODOO GURUS – Purity Of Essence (Sony/Onehundredpercent)
2. THE BELLRAYS – Black Lightning (Fargo)
3. SHARON JONES & THE DAP-KINGS – I Learned The Hard Way (Daptone)
4. PAUL COLLINS – King of Power Pop! (Alive)
5. THE BLACK ANGELS – Phosphene Dream (Blue Horizon)
6. SCOTT MORGAN – Scott Morgan (Alive)
7. MARK LANEGAN / ISOBEL CAMPBELL – Hawk (V2/Cooperative)
8. CALIBRO 35 – Ritornano quelli di… (Ghost)
9. CUT – Annihilation Road (Go Down)
10. THE JIM JONES REVUE – Burning Your House Down (Punk Rock Blues)

11. GRINDERMAN - Grinderman 2 (Mute)
12. DOM MARIANI – Rewind & Play (Liberation Blue)
13. PENNY IKINGER – Penelope (Citadel)
14. MASSIMO VOLUME – Cattive abitudini (La Tempesta)
15. ELI PAPERBOY REED – Come And Get It (Parlophone)
16. THE MORLOCKS Play Chess (Popantipop)
17. PAUL WELLER Wake Up The Nation (Island/Universal)
18. BEATRICE ANTOLINI – BioY (Urtovox)
19. DRAGONTEARS – Turn On, Tune In, Fuck Off (Bad Afro)
20. DOME LA MUERTE & THE DIGGERS – (Area Pirata/Go Down)
21. RONNIE WOOD – I Feel Like Playing (Eagle)
22. CARBON/SILICON – The Carbon Bubble (Carbon/Silicon)
23. ROBYN HITCHCOCK & THE VENUS 3 – Propellor Time (Yep Roc)
24. EELS – Tomorrow Morning (Eworks)
25. HOLE – Nobody’s Daughter (Universal)
26. PETER CASE – Wig! (Yep Roc)
27. GIL SCOTT HERON – I’m New Here (XL)
28. ROKY ERICKSON & OKKERVILL RIVER – True Love Cast Out All Evil (Anti)
29. GIANT SAND – Blurry Blue Mountain (Fire)
30. CHERRY GHOST - Beneath This Burning Shoreline (Heavenly)


...continua domani, con le migliori ristampe!

martedì 21 dicembre 2010

Se n'è andato Bearzot




Non solo un grande CT, ma soprattutto una bella persona: Enzo Bearzot era serio, schivo, onesto.

Esattamente il contrario del tipico esponente del mondo del calcio di oggi.
Niente a che vedere con la boria di Lippi.
Niente a che spartire con l'arroganza di Capello.
Niente a che fare con le spacconate di Mourinho.

Enzo Bearzot è stato l'unico CT della Nazionale italiana a cui abbia voluto bene e nei confronti del quale provavo un misto di stima e affetto.
Sarà perchè la vittoria del Mundial di Spagna è stata la vittoria della "mia" Nazionale (avevo 11 anni e certe cose a quell'età si vivono con un trasporto speciale), sarà perchè di esempi positivi il calcio italiano non ne abbia dati poi così tanti dopo di lui.
Sarà, anzi lo è certamente, perchè di persone così si sente la mancanza ancora oggi.
E non soltanto su un campo di calcio.

E' per questo che lo ricorderemo sempre con affetto.
E' per questo che oggi è una giornata triste.

sabato 18 dicembre 2010

Addio mio Capitano!




Era affetto, da tempo, da sclerosi multipla e ieri se n'è andato per sempre Don Van Vliet, meglio noto come Captain Beefheart.

Uno dei più grandi geni musicali del Novecento.

Ha preso il blues e lo ha stravolto. Ha preso il rock e lo ha stravolto.
Ha lasciato sparsi sul suo cammino semi che continuano a germogliare 40 anni dopo.
Ha influenzato diverse generazioni di musicisti.
Chiunque abbia preso una chitarra e si sia approcciato al blues e al rumore in maniera non convenzionale gli deve qualcosa.

Ci mancherai, Capitano!


venerdì 17 dicembre 2010

EIGHTIES COLOURS in RAI




Una nuova intervista per presentare "EIGHTIES COLOURS" e celebrare la fantastica stagione neo-Sixties italiana è da oggi in onda su "Millepagine", il programma della RAI dedicato ai libri e alla lettura, curato da Vittorio Castelnuovo.

La trovate a questo link

Nota: per visualizzare i filmati sul sito della Rai bisogna scaricare il programma Silverlight.

giovedì 16 dicembre 2010

Addio Mr. Blake

Se n'è andato Blake Edwards, regista autore di alcune delle pellicole più eleganti, divertenti e raffinate di Hollywood.

Tra queste la saga della Pantera Rosa, "Colazione da Tiffany" e soprattutto un film in assoluto tra i miei preferiti: "Hollywood Party" (The Party) con un indimenticabile Peter Sellers.

Un vero maestro. Ci mancherà.

martedì 14 dicembre 2010

An unforgettable night: TO BEAT PAREJ



Si annunciava come la serata più bella e cool dell’anno. E lo è stata.

Il TO BEAT PAREJ, il festival neo-Sixties ideato e organizzato dalla vulcanica Cristina Scanu, assieme a Beppe “Grumbi” Melchionna e alle power-girls torinesi, si è rivelato un bellissimo happening vissuto in un’atmosfera di vera gioia e condivisione.

L’arrivo a Torino è nel pomeriggio, in aeroporto ci viene a prendere Luca Re dei Sick Rose prima di scappare al Lapsus per il soundcheck. Il tempo di posare i bagagli e con Vera, Graziella e Miriam (tre power girls) carichiamo in macchina il pesantissimo trolley carico di “Eighties Colours” e ci dirigiamo verso il Cafè des Arts.

Torino è fredda e bellissima, il centro agghindato per il Natale.
Non ci ferma neanche un incidente con il tram, che ci rifà la fiancata della macchina.
Voliamo al Cafè des Arts. Fuori dalla porta ci aspettano Cristina Scanu, Grumbi e il poeta beat Gianni Milano.
Dentro il locale è ribollente di gente e buone vibrazioni.
Appena entro trovo Marco Ciari e Slep dei Party Kidz che saluto e con cui mi metto a chiacchierare.
Ma sono subito risucchiato nel vortice della saletta interna, dove è allestita la mostra fotografica “Rock Shot 3” di Mauro Maffei (marito di Cristina, grande amico e fotografo ufficiale della scena underground da 25 anni) e un’intera mensola trabocca di liquori-pozioni magiche dedicate ai protagonisti del To Beat Parej.
Un lungo abbraccio con Mauro e poi un saluto veloce agli amici presenti.

Quindi la serata ha inizio.

Beppe, Cristina e Vera indossano un casco giallo e ricordano i morti della Thyssen Krupp e gli altri caduti sul lavoro. L’underground non vive fuori dalla vita reale.



Quindi è Gianni Milano a declamare le sue poesie in un’atmosfera da reading anni Sessanta. Ci sono tre generazioni raccolte attorno a lui, mentre legge versi e ci rammenta che se le ideologie sono andate al macero, gli ideali no e guidano ancora le nostre vite e ispirano le nostre battaglie…

Poi tocca a noi. Parlare di altri ideali e di altre passioni. Quelle che hanno caratterizzato un decennio altrimenti grigio e plastificato: gli anni Ottanta.
Presentiamo “Eighties Colours”: con me ci sono Eddy Cilìa, giornalista di lungo corso (Mucchio, Blow Up…and more), Giulio Tedeschi della Toast e Ursus D’Urso dei No Strange.

Eddy introduce e fa domande, Giulio narra le vicende e il ruolo della sua etichetta, Ursus parla della nascita dei No Strange e della comunità underground di Torino nei medi anni Ottanta, prima di cedere il posto e la parola a Marco Ciari dei Party Kidz e scappare al soundcheck.
Sul finire poi arriva anche Oscar degli Statuto che ci racconta brevemente la scena mod di Piazza Statuto e l’atmosfera creativa che si respirava in città in quel periodo.

Poi è la volta di Lele Roma e delle sue bellissime selezioni musicali.
Intanto, tra un apericena e un bicchiere di birra, gli amici che affollano il Cafè des Arts sono sempre di più. Nel frattempo sono arrivati Federico Salsano dei Pression X, Lilith e Tony Face dei Not Moving.
Ci sono anche Carlo Bordone, che ho finalmente il piacere di conoscere, e Alessandro Besselva Averame del Mucchio.

Dopo ancora una mezzora di chiacchiere e risate, ci spostiamo al Lapsus.
Fuori dal locale incontro Maurizio Pustianaz (Snowdonia), mentre appena mettiamo piede all’interno le prime che vediamo sono le power girls che si occupano del banchetto traboccante di gadget psichedelici e della sottoscrizione.

Dentro è un viavai di amici: Ursus e Alberto Ezzu dei No Strange, i Sick Rose al gran completo, i Party Kidz.
Andiamo nel backstage per una pizza assieme a Lilith e Tony, Luca Re, Eddy Cilia.
Presto ci raggiunge Julia, la signora Re.
Tornati in sala incontriamo gli amici e amici degli amici: il simpaticissimo Andrea Pavan, Lele Roma, Tony D’Urso (fratello di Ursus e chitarrista dei No Strange), Fabrizio Della Porta, Mauro “Rillo” Giletta, Valter Scotellaro.



Il suono del sitar e il light show psichedelico annunciano che i No Strange sono sul palco. In formissima. Tra melodie suadenti e psichedelia aggressiva (dei Porcupine Tree più cattivi, mi dico) la band torinese affronta passato e futuro, tra brani vecchi (tra questi “L’universo”, “Another Morning”, “Scopro Le Carte”, “Tu Sarai”) e un inedito, “Cristalli Sognanti”, che speriamo di ascoltare presto sul nuovo disco che porterà lo stesso titolo.



Poi è la volta dei Sick Rose che, all’ultimo momento, hanno dovuto fare a meno del tastierista originale Rinaldo Doro.Il gruppo guidato da Luca Re è ancora oggi, senza ombra di dubbio, una delle migliori rock’n’roll band italiane.
Il set dei Sick Rose è una festa con la gente che balla, e canta, sulle note di brani diventati ormai dei classici del garage-punk mondiale come “Get Along Girl”, “It’s A Mistery” ed “Everybody Wants To Know” e anthem come “Don’t Let Me” (Knack), “Time Won’t Let Me” (Outsiders) e una devastante e conclusiva “You’re Gonna Miss Me” dei 13th Floor Elevators.



Subito dopo, ed era 20 anni che non succedeva, salgono sul palco i Party Kidz.
Pensavo che potessero essere per questo motivo un po’ arrugginiti. Invece il loro set è perfetto, un’esplosione di R&B coinvolgente…



Ma non è finita perché sul palco salgono gli indimenticati Tony Face e Lilith (Not Moving) per una fantastica jam session finale che coinvolge pure Luca Re, Diego Mese, Ursus e Tony D’Urso e gli ex Sick Rose Lallo Mangani e Robbo Bovolenta. La loro versione di “For What It’s Worth” dei Buffalo Springfield cantata da Lilith resta uno dei momenti più emozionanti dei To Beat Parej.

Una festa, un happening anni 60 tutto fiori e colori, peace & love…and good vibrations.

E mentre la gente sciama via, nella fredda notte torinese, guardo le loro facce…emozionate e felici.
Come me.

***

Le foto sono di Andrea Pavan

sabato 11 dicembre 2010

TO BEAT PAREJ: la fotogallery!!!

Presto un lungo post sulla serata più cool dell'anno: il TO BEAT PAREJ Stones In Love Pop Festival.

Intanto godetevi la fotogallery!














Le foto sono di Andrea Pavan, Antonio De Bellis, Lele Roma e del sottoscritto

martedì 7 dicembre 2010

MEI 2010: la photogallery ufficiale

EIGHTIES COLOURS: premio come Miglior libro indies dell'anno al MEI 2010.

Ecco la photogallery ufficiale. Foto di Roberto Ricciuti.





lunedì 6 dicembre 2010

TO BEAT PAREJ Stones In Love Pop Festival



Mercoledì 8 dicembre Torino tornerà a essere per un giorno e una notte la capitale neo-Sixties italiana.

Da un'idea dell'insuperabile Cristina Scanu, supportata magnificamente da una serie di amici e amiche (due nomi: Beppe “Grumbi” Melchionna e Vera "yè-yè" Macrì) e dall'associazione Imagine, ecco la serata più cool dell'anno.

L'evento a cui non potete mancare, la serata di cui tutti parleranno:
il TO BEAT PAREJ Stones In Love Pop Festival

Il programma è vasto e articolato.
Ci saranno una mostra fotografica, un reading di poesia, la presentazione di "Eighties Colours", dj set e soprattutto il ritorno in pista delle tre formazioni più famose della scena neo-Sixties torinese: NO STRANGE, SICK ROSE e (novità dell'ultima ora) PARTY KIDZ.
E jam-session finale con altri protagonisti assoluti della scena come Tony Face e Lilith dei Not Moving e Rinaldo Doro dei Sick Rose.

La serata si svolgerà in due locali, il Cafè des Arts e il Lapsus, in Via Principe Amedeo.

Qui sotto trovate il programma completo... sarà una serata speciale con nomi storici della scena underground italiana degli 80's insieme, ancora una volta, dopo 25 anni.
Se siete a tiro, non potete mancare.



TO BEAT PAREJ Stones in love Pop Festival - PROGRAMMA


CAFE’ DES ARTS – Via Principe Amedeo 33/F

ore 17,00 Presentazione dell'iniziativa a cura di Beppe “Grumbi” Melchionna (Arci Torino ) e inaugurazione mostra fotogradica “ROCK SHOTS 3” di MAURO MAFFEI e performance letteraria del poeta beat GIANNI MILANO

Ore 18,00 Presentazione del libro “EIGHTIES COLOURS” (Coniglio Editore) di e con ROBERTO CALABRO’.
Modera l'incontro Eddy Cilia (Mucchio Selvaggio)

Ore 19,00 Apericena. Sonorizzazione a cura di Lele Roma


LAPSUS
– Via Principe Amedeo 8/A

Apertura locale alle ore 21,30 con Dj set di Mauro Maffei

Presenta la serata: EDDY CILIA

Ore 22,00 live NO STRANGE
Ore 23,00 live THE SICK ROSE
Ore 24,00 live PARTY KIDZ

E, a seguire, super jam session finale con Luca “Lallo” Mangani + Roberto “Rhobbo” Bovolenta + Rinaldo Doro (ex Sick Rose), Tony Face + Lilith (Not Moving )

Ore 01,00
Dj set 1: TONY “FACE" BACCIOCCHI
Dj set 2: LELE ROMA



Per informazioni e comunicazioni
Grumbi 347 4930300
Facebook: TO BEAT PAREJ

sabato 4 dicembre 2010

HOODOO GURUS: retrospettiva e intervista esclusiva su BLOW UP




Il ritorno del rock australiano.
Su BLOW UP di dicembre, appena arrivato in edicola, si parla di una delle più grandi e amate formazioni dell'Aussie-rock: gli HOODOO GURUS.

Retrospettiva, intervista esclusiva a Dave Faulkner e recensione del nuovo album "Purity of Essence".
6 pagine interamente dedicate alla straordinaria band di Sydney.

Don't miss it!

venerdì 3 dicembre 2010

La Cantina del Rock: speciale Aussie Rock



Nuovo invito a La Cantina del Rock, il programma di Radio Popolare Roma ideato e condotto da Roberto "Wolfman Bob" Colella.

Domani pomeriggio, sabato 4 dicembre alle ore 18,30, Bob ed io saremo "on air" per condurvi in un viaggio di un'ora che vi porterà nel bellissimo continente australe, tra Sydney, Melbourne, Perth e Brisbane.

Sulle tracce di una delle scene musicali più eccitanti del pianeta: l'Aussie-rock.
Un viaggio che partirà dalla rivoluzione (proto)punk dei Seventies - con i capofila Radio Birdman e Saints - e si incentrerà soprattutto sulla meravigliosa stagione indipendente degli anni 80: Hoodoo Gurus, Celibate Rifles, Died Pretty, Lime Spiders, Stems, Scientists, Sunnyboys...

Uno speciale che, per il sottoscritto (che al rock australiano ha dedicato gli ultimi 15 anni di vita), è anche un atto d'amore.

Viaggiare con La Cantina del Rock è veramente "low cost": se siete a Roma basta sintonizzarsi sui 103.3 mhz in FM. Oppure godersi la diretta in streaming su Internet all'indirizzo www.radiopopolareroma.it

giovedì 2 dicembre 2010

La scena underground di New York da Mondo Bizzarro



"Roaring Underground of New York (1972-1977)"
. Ovvero la scena underground della Grande Mela racchiusa negli scatti di Paul Zone. In mostra alla galleria Mondo Bizzarro di Roma, dal 4 al 22 dicembre.

Teenager di New York alla metà degli anni Settanta, Paul Zone si ritrovò a seguire il fratello maggiore in un pessimo giro di cattive compagnie. Imbattendosi in tossici, ubriaconi, musicisti falliti e artisti squattrinati. Tutto il sottobosco che dominava Manhattan alla fine degli anni Settanta e che diede vita, senza neppure volerlo, a una delle scene underground più eccitanti e selvagge che la storia recente ricordi.

Paul Zone ha bazzicato quella scena, passando dal Max's Kansas City - dove era di casa Andy Warhol e la sua corte di adulatori e poseurs - al CBGB's, il tempio lercio e maleodorante del punk-rock.

I suoi amici portavano il nome di Debbie Harry e Dee Dee Ramone. Artisti che suonavano musica nuova, dirompente, fuori dagli schemi. Come tutto il giro sotterraneo di New York.
Amici che avrebbero cambiato per sempre il corso del rock e della popular culture e che Paul fotografava in continuazione. Per sentirsi parte della scena. E per pubblicare quegli scatti su riviste e fanzine come "Circus Magazine", "Rock Scene" e "Interview". Non aveva neanche diciotto anni.

Alcuni di quegli scatti leggendari saranno esposti dal 4 al 22 dicembre da Mondo Bizzarro.
Una mostra imperdibile se vi trovate a Roma.


Mondo Bizzarro Gallery
Via Reggio Emilia 32 c/d

lun-sab 12-20, dom 16-20
+39 06 44247451
www.mondobizzarrogallery.com