venerdì 25 maggio 2012

Londra e Berlino: le guide rock di Arcana



Ci sono molti modi per viaggiare e visitare una città.
Londra e Berlino rimangono due dei posti più affascinanti e ricchi di riferimenti musicali.
Arcana ha pensato di realizzare due belle guide tascabili ed economiche (solo 12 euro l'una) per andare alla scoperta delle due metropoli, seguendo percorsi alternativi sulle vie del rock.


A questo link
l'articolo che ho scritto per Viaggi di Repubblica.it


giovedì 24 maggio 2012

I negozi di dischi indipendenti di Madrid

Dopo Roma, un altro reportage esclusivo di GlobTV sui negozi di dischi indipendenti di Madrid.
Prosegue il viaggio della vostra web-tv preferita alla scoperta dei migliori record store d'Europa...

martedì 22 maggio 2012

Un bene confiscato alla 'ndrangheta per il Cartella


L'attentato incendiario al CSOA "Cartella" è stato un duro colpo inferto alla democrazia e al vivere civile della nostra città.
Allo stesso tempo, però, ha rappresentato una sorta di boomerang per le forze oscure che controllano Reggio Calabria e che vorrebbero avere su di essa il dominio assoluto. Anche su quei luoghi che rappresentano il simbolo di un pensiero diverso: diverso dalle logiche del mercato, del profitto, della violenza mafiosa, dell'indifferenza, della sopraffazione.

Gli attestati di solidarietà arrivati copiosi agli attivisti del "Cartella" dimostrano che la città non è completamente narcotizzata, non è totalmente assuefatta alla violenza e alla mentalità mafiose.
La parte migliore di Reggio si è schierata al fianco del CSOA senza se e senza ma.
Sono state messe da parte, come è giusto che sia, le differenze ideologiche, le posizioni distanti, le vedute diverse.

Domani pomeriggio al Teatro Siracusa (un altro importante luogo della città che è tornato a vivere e a produrre cultura, sottratto all'oblio e alle mire di chi voleva farne l'ennesima attività commerciale) si terrà un'assemblea pubblica, alle ore 17,30. E poi sabato 26 un grande corteo a Gallico con la giornata che proseguirà all'anfiteatro del Centro sociale con teatro e musica. Mentre domenica 27 si terrà il consueto mercato delle autoproduzioni, la fiera della decrescita, con "incursioni" del cantastorie Nino Racco.

Paradossalmente l'incendio del "Cartella" rappresenta una grande possibilità per il Centro sociale: quella di aprirsi nuovamente alla città e di diventare il luogo simbolo delle realtà antagoniste al pensiero mafioso e a quella gelatinosa area grigia che avvolge Reggio e, di fatto, la controlla.
Può diventare, come era stato all'inizio, il perno attorno al quale si riuniscono e si organizzano le associazioni cittadine che pensano e lavorano a una città diversa.

Aggiungo di più e faccio una proposta choc a chi amministra questa città.
La scorsa settimana sono stati confiscati a Gioacchino Campolo, il re dei videopoker vicino alle cosche, beni mobili e immobili per 330 milioni di euro.
Un patrimonio che, solo in città, può contare su 240 tra appartamenti e locali commerciali.
Tra questi anche l'ex Cineteatro "Margherita" utilizzato negli ultimi anni come sede del comitato elettorale dell'ex sindaco e ora presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.

Dopo l'imbarazzante silenzio del sindaco Arena sull'attentato al "Cartella", sarebbe un gesto di discontinuità con la Giunta precedente (che non ha mai spiegato i rapporti di Scopelliti con il signor Campolo) e soprattutto una ferma presa di posizione per la democrazia e contro la 'ndrangheta affidare il "Margherita" ai ragazzi del CSOA "Cartella" per farne, nel salotto buono della città, un luogo di discussione, di incontro, di proposta culturale (o meglio, controculturale).
Uno spazio aperto dove tenere assemblee pubbliche, concerti, teatro, cinema, attività sociali e ricreative fuori dalle logiche del profitto.
Sarebbe un gesto forte e rivoluzionario.
Sarebbe a dire che la democrazia non è un concetto astratto e che va difesa soprattutto quando sono i propri avversari politici (in questo caso i militanti del "Cartella") a essere vittime della violenza e della sopraffazione mafiose.

martedì 15 maggio 2012

Io sto con il Cartella!

Un incendio doloso la scorsa notte ha distrutto completamente il Centro Sociale "Angelina Cartella" di Reggio Calabria. La mano è fascista: le "firme" lasciate sulla piazzetta esterna sono inequivocabili. Ma la regia non è politica, o almeno non è soltanto politica. Nella città della 'ndrangheta e dei "Boia chi molla" un posto come il "Cartella" evidentemente dava fastidio a molti. Da tempo il CSOA era al centro di una serie di attacchi intimidatori: lampioni rotti, colla inserita nei lucchetti, gli alloggi della colonia felina devastati. Un'escalation che sembrava aver raggiunto l'acme nella notte del Primo Maggio con un furto all'interno delle cucine, messo a segno appositamente per boicottare le iniziative della giornata. Per questo motivo proprio la settimana scorsa il CSOA reggino aveva lanciato la campagna di solidarietà "Io sto con il Cartella". Nessuno, tuttavia, si attendeva quello che è successo. Nonostante negli scorsi anni ci fossero stati ben due tentativi di incendio. L'attentato è stato pianificato e realizzato "a regola d'arte": rotte le catene con le tronchesine, ignoti si sono introdotti nella sala principale del Centro dandole fuoco dall'interno. Le fiamme hanno distrutto tutto, avvolgendo anche il tetto in legno, che è crollato. Finanche l'intonaco si è staccato dalle pareti. In pratica del "Cartella" non rimane più nulla, ad eccezione della struttura esterna in muratura. Stamattina al Centro le facce erano scure, i musi lunghi. Sgomento, rabbia, disillusione, i sentimenti prevalenti. Qualcuno però tentava di sdrammatizzare, con una battuta. Pur colpiti i militanti del "Cartella" si dicono decisi a non mollare. A non cedere al ricatto. Non è questo il momento. Tra meno di due ore si terrà un'assemblea. Anche chi, come il sottoscritto, non è un frequentatore del Centro o non ne condivide la linea politica, di fronte a un attentato del genere è chiamato a esserci. La cosiddetta società civile deve battere un colpo: un attentato del genere non è solo un attacco politico. E' un attacco al cuore stesso della democrazia. Qui 'ndrangheta e politica, mafia e fascismo, si sono unite. Sono due facce della stessa medaglia. Non essere solidali con il Cartella oggi significa accettare supinamente questa saldatura criminale. Ecco perchè "Io sto con il Cartella".

sabato 5 maggio 2012

THE MEOWS "All You Can Eat"

Non ho dubbi: il miglior gruppo spagnolo risponde al nome di THE MEOWS. Non da ora, da anni. La conferma arriva con il terzo LP, "All You Can Eat", pubblicato come sempre da No Tomorrow. Saranno pure "vagos" (pigri) come li prende in giro qualcuno, ma finora centellinare le uscite (3 album in una quindicina d'anni) ha solo giovato alla reputazione della band di Barcellona. Era dall'uscita dello spettacolare "At The Top Of The Bottom" (2005) che attendevo un nuovo disco del quintetto catalano. Soprattutto dopo averli visti dal vivo in una delle prime edizioni del festival "Road To Ruins". Poche band oggi riescono a distillare un perfetto concentrato - sonoro e attitudinale - di Flamin' Groovies e Real Kids, di R&B e rock'n'roll come fanno i Meows. Il nuovo album è perfetto e prosegue sulla scia dei due precedenti, aggiungendo qualche sfumatura in più. Le dodici canzoni impresse sui solchi del vinile profumano di rock'n'roll, aggiungendoci un tiro anni Settanta (à la Stones/Faces) con in più una bella dose della migliore black music a condire il tutto. Un disco che ti fa battere il tempo e ti fa venir voglia di ballare sin dal primo pezzo ("Shake") e che alla fine rimetti subito sul piatto per riascoltarlo a tutto volume (con buona pace dei vicini!) Come si dice in Spagna, "me tiene enganchado"...

giovedì 3 maggio 2012

Il campionato più bello del mondo?

Per una volta tanto finiamo per parlare di calcio anche su questo blog. Soprattutto dopo le immagini viste ieri sera in TV e le reazioni al caso Delio Rossi. Il tecnico della Fiorentina ha preso a pugni Ljajic, reo di averlo sbeffeggiato pubblicamente, commettendo un errore imperdonabile. Ha perso la brocca, come si dice a Roma, ha avuto i suoi 3 minuti di follia non riuscendo a controllarsi alla provocazione plateale del suo giocatore. E ha subito pagato con l'esonero in tronco. Una punizione esemplare. Ma quello che ha dell'insopportabile è l'ipocrisia dei cronisti sportivi, tutti pronti a chiedere la testa dell'allenatore della Fiorentina e a stigmatizzarne il gesto neppure avesse commesso una strage in un asilo. A difenderlo in diretta TV, a 90° Minuto, è stato solo Zdenek Boniek che avendo giocato al pallone è uno che sa come vanno le cose. Che puoi perdere la testa se la tua squadra, una nobile decaduta del nostro calcio, a rischio retrocessione, sta perdendo 2-0 in casa con l'ultima della classe e se un tuo calciatore, un ragazzino di vent'anni ricco e viziato, ti sfotte impunemente davanti agli occhi di tutti. Evidentemente lo stress accumulato, le tensioni a cui è stato sottoposto dal momento del suo arrivo a Firenze hanno giocato a Delio Rossi un brutto scherzo. Anche perchè tutti conoscono il tecnico riminese, un uomo mite che non ha mai alzato i toni, che non ha mai fatto una polemica, che ha mantenuto sempre un atteggiamento pacato in tutta la sua carriera. Rossi ha sbagliato, ha pagato ieri con l'esonero e oggi con tre mesi di squalifica. Ma vogliamo parlare di Ljajic? Un pischello di vent'anni che guadagna in un mese come un operaio in anni di fatiche e che si permette pure di prendere in giro un uomo, prima ancora che il suo allenatore, che potrebbe essere suo padre. Perchè poi? Solo perchè si è "permesso" di sostituirlo. Non dico che Rossi abbia fatto bene, penso però che la reazione - ancorchè sproporzionata e violenta - è umanamente comprensibile. E' stato punito l'allenatore, andrebbe punito il giocatore decurtandogli abbondantemente lo stipendio, non solo mettendolo fuori rosa (a due giornate dal termine, non ha alcun senso). Il campionato si è riaperto per l'incredibile papera di Buffon che ha permesso al Lecce di pareggiare una partita praticamente già vinta. Finale interessante come non si viveva da anni. E' ancora la Juve ad avere il pallino: vedremo se Conte e i giocatori avranno i nervi salvi per portare a termire l'impresa. Lo scudetto in casa bianconera, dopo anni di purgatorio e con un organico nettamente inferiore a quello del Milan, sarebbe veramente un risultato straordinario. Ne vedremo delle belle. Una partita che andrebbe passata al microscopio è Genoa-Cagliari. Viste le dichiarazioni pre-partita di Cellino, il turbolento presidente della squadra sarda che si attendeva una sconfitta. E sconfitta è stata. A favore del pericolante Genoa che non vinceva un incontro addirittura dalla 22ma giornata (3-2 alla Lazio). Odore di combine...