domenica 28 ottobre 2007
Ascoltati questa settimana
giovedì 25 ottobre 2007
Vaticano vs. La Repubblica
Un plauso a Repubblica, al suo direttore Ezio Mauro e a Curzio Maltese.
E a tutti coloro, soprattutto ai "cattolici adulti", che stanno lasciando i loro commenti indignati sul forum del quotidiano romano.
domenica 21 ottobre 2007
Ascoltati questa settimana
venerdì 19 ottobre 2007
Where The Action Is: Radio Birdman live - Roma 2007
Non la smettono mai di stupire i RADIO BIRDMAN e ieri sera hanno tenuto uno show pazzesco a Roma.
Come dimostra questo bel video di "Love Kills", girato dal mio amico Chicco Giraldi di Pescara (thanks!!!)
Godetevelo...
giovedì 18 ottobre 2007
Radios (Re)Appear
mercoledì 17 ottobre 2007
London calling pt.2: ROUGH TRADE
Una bella novità del mio ultimo giro londinese si chiama ROUGH TRADE.
Sì, una novità, perchè la celebre etichetta discografica (casa di Stiff Little Fingers, Swell Maps, Raincoats, Cabaret Voltaire, Smiths, Fall e centinaia di altri artisti seguiti dopo) e mitico negozio di dischi ha deciso di raddoppiare. Aprendo un nuovo punto vendita a Brick Lane.
In tempi di diffusione di massa del download (legale e non) e di crisi certificata dei supporti discografici, una notizia come questa non poteva certo lasciarmi indifferente e mi sono fiondato subito nell'East End per vedere Rough Trade East, parlare con Spencer Hickman, manager del negozio, e capirne un po' di più.
Scendo alla fermata della tube ad Aldgate, mi immergo nell'atmosfera da Indie Orientali di Brick Lane e in cinque minuti arrivo a destinazione.
La zona sta cambiando, Brick Lane è il nuovo quartiere 'in' di Londra, con negozi di moda alternativa, vintage-shop, caffè e bar di tendenza.
All'interno di una ex fabbrica di birra - la celebre Old Truman Brewery - si trova una sorta di passeggiata in un cortile in cui sono nate decine di negozi coloratissimi e attraenti.
Uno di questi è ROUGH TRADE East: un megastore enorme di 5.000 metri quadrati!
Più che di un semplice negozio di dischi si tratta di un open-space di nuova concezione, un spazio culturale con all'interno un bar/caffè, un'area wireless, un palco per i concerti e per altre iniziative culturali (happening, presentazioni di libri, ecc.).
Come mi spiega Spencer, il modo di fruire la musica è cambiato.
Ed è cambiato anche il modo di acquistarla: c'è sempre gente che desidera avere a casa il disco in vinile o il CD, però vuole anche interagire - al momento dell'acquisto - con lo staff di un negozio o con altri clienti/appassionati.
O, se possibile, direttamente con gli artisti.
Questa riflessione ha portato Rough Trade a fare una scommessa.
E aprire questo fantastico open-space che è inteso come spazio culturale e non soltanto come un mero luogo di compravendita.
Da Rough Trade East si va non soltanto per acquistare dischi, libri o gadget, ma anche per prendere un caffè e fare uno spuntino. Ci si può collegare in modalità wireless con il proprio laptop e lavorare mentre si ascolta della musica.
O, ancora, si può assistere alla presentazione di un libro, allo show-case di una band, o all'installazione in diretta di un'artista multimediale.
Questa scommessa, rischiosa ma decisiva, sembra essere - almeno finora - vincente: siamo di lunedì pomeriggio (giorno tendenzialmente poco felice per qualsiasi attività commerciale) e all'interno del negozio ci sono almeno trenta persone: chi tra gli scaffali, chi seduto con il proprio portatile, chi intento a sorbire una tazza di tè e chi a chiedere informazioni ai gentilissimi commessi alla cassa.
Quando, dopo un'ora, mi rituffo per strada, provo una sensazione di sollievo e di felicità. I negozi di dischi non sono destinati a scomparire tristemente, se riescono a cambiare concezione, ad aprirsi ai cambiamenti e a diventare oggi ancor più di ieri luoghi di diffusione culturale...
Si, è proprio una bella sensazione!
martedì 16 ottobre 2007
Censor-shit vs. Mucchio Selvaggio
Purtroppo questa decisione non fa altro che confermare una tendenza in atto: quella di colpire chi rivendica il diritto ad avere uno Stato laico e una netta separazione tra politica e religione.
Ai colleghi e amici del Mucchio va tutta la mia solidarietà, oltre all'invito a farsi sentire nelle sedi istituzionali (Ordine dei Giornalisti e Federazione della Stampa) e associative (Articolo 21).
Potrebbe anche essere l'occasione per fare un bel reportage sul nascente Partito Democratico: un'intervista al buon Walter in cui si chieda al nuovo leader di commentare l'accaduto e di esporre la sua idea di laicità dello Stato...
domenica 14 ottobre 2007
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sabato 13 ottobre 2007
London calling...
mercoledì 10 ottobre 2007
Finalmente...gli STEMS
L'attesa è finita: ecco il nuovo disco degli australiani STEMS!
Si intitola HEADS-UP ed esce a vent'anni esatti dall'epocale debutto "At First Sight - Violets are Blue", capolavoro riconosciuto del garage-power-pop australiano.
“Heads Up” contiene 10 nuovi scintillanti brani r'n'r firmati dal genio di Dom Mariani e dei suoi compagni d'avventura Richard Lane, Julian Matthews e Dave Shaw.
Presto in arrivo una recensione dettagliata...
lunedì 1 ottobre 2007
All'ombra di Sgt Pepper.
Si intitola "All'ombra di Sgt. Pepper - Storia della Musica Psichedelica Inglese" (Coniglio Editore). L'ha scritto Federico Ferrari che io ricordo ai tempi di "Rockerilla".
Da sempre appassionato di Sixties, in particolare nella loro declinazione britannica, nel quarantennale del capolavoro dei Beatles (ma io direi anche e soprattutto di "The Piper At The Gates of Dawn" dei Pink Floyd), Federico ha realizzato un'opera monumentale e bellissima.
Sì, bellissima: perchè nelle sue 230 pagine sono contenute 360 immagini a colori della straordinaria stagione psichedelica "made in UK": non solo copertine di dischi, ma anche riproduzioni di poster e locandine dai vividi colori e dalle forme sinuose e lisergiche...
Il libro, poi, rivela non solo il Ferrari "fan", ma anche lo studioso della musica e del costume.
"All'ombra di Sgt Pepper" descrive la frizzante atmosfera artistica e (contro)culturale della Londra di fine anni '60: attraverso i suoi personaggi, i suoi club, le gallerie d'arte, le organizzazioni e le pubblicazioni underground.
E, ovviamente, attraverso la musica.Beatles, Pink Floyd (quelli di Barrett, of course) e Jimi Hendrix Experience furono l'apice del movimento, la punta di un iceberg che si muoveva nei sotterranei della capitale inglese.
Con dovizia di particolari Federico Ferrari rilegge quegli anni fantastici attraverso gli album e le gesta di 150 gruppi "minori" che resero leggendario il biennio 1967-68: dai Tomorrow agli Open Mind, dagli Smoke ai Fire, passando per i Dantalian's Chariot e gli Apple (giusto per citare i più noti).
Con le sue immagini, i suoi colori, la sua attenta ricerca storico-musicale, questo volume è un vero viaggio psichedelico in un universo magico-misterioso che non smette di affascinare.
"All'ombra di Sgt. Pepper" è un libro bellissimo.
Costa 38 euro. Ma li vale tutti