Settembre, si ricomincia.
La lunga pausa estiva è già alle spalle, ci si rituffa nel lavoro, nello stress, nella routine quotidiana.
Da uno sguardo in giro, e un'occhiata ai giornali, niente di nuovo sotto il sole:
- Altre due persone morte sul lavoro. Tanti proclami, nessuna legge restrittiva e nessun controllo. Tra qualche giorno, tanto, ci saremo già dimenticati di loro (come anche degli operai della Thyssen e di tutti gli altri che hanno perso la vita quest'anno...).
- L'affaire Alitalia. Era sin troppo chiaro. Fare fallire la trattativa con Air France, che avrebbe rilanciato Alitalia in un forte network internazionale, con la scusa di mantenere "l'italianità" della compagnia di bandiera era un obiettivo dichiarato di Berlusconi e soci. Per poi regalarla, ripulita dai debiti (che pagherà lo Stato, cioè noi) ai soliti compagni di merende, brillanti imprenditori che intraprendono solo quando il profitto è assicurato e il rischio di impresa è pari allo zero. Un altro colpo messo a segno dalla Banda Bassotti.
- Strupri estivi. La temperatura sale, la bestialità pure. Gli stupri e le violenze compiuti su turisti inermi vengono derubricati a cronaca ferragostana. Fino a quando lo stupro non verrà considerato tentato omicidio (non rappresenta la morte interiore di una donna?) e punito con 30 anni - effettivi - di galera.
- Olimpiadi. Io le ho boicottate e non le ho seguite. Ma ho gioito per gli atleti italiani che, dopo anni di sforzi, hanno conquistato le loro agognate medaglie. Una bella lezione anche per i campioncini del calcio, bamboccioni ricchi e viziati, che se ne sono tornati a casa con le pive nel sacco. In business class, però...
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