Eluana Englaro non c'è più. La sua vita se n'era andata una tragica notte del 1992, ma il suo corpo ha continuato a esistere per 17 lunghi anni. Ora non c'è più.
E' un momento commovente e drammatico. Per lei e la sua famiglia.
A Beppino Englaro, padre coraggio ed eroe civile, un sincero, forte abbraccio.
Nessuna parola invece per gli sciacalli che sul dolore di questa famiglia hanno trovato l'occasione per fare i loro calcoli politici, forzare gli equilibri istituzionali e offrire una sponda ai diktat vaticani.
Il modo migliore per ricordare Eluana e la sua famiglia è pubblicare il testo del testamento biologico che ognuno di noi, se volesse, potrebbe firmare per dichiarare le proprie volontà.
Grazie a Vittorio Zambardino che l'ha pubblicato su Facebook.
luogo e data
Io sottoscritto/a ..............., nato/a a ....................il .........., nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.
Qualora fossi affetto: da una malattia allo stadio terminale, da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile, da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione, non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.
Nelle predette ipotesi: qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;qualora fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come infezioni respiratorie e urinarie, emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi trattamento terapeutico attivo, in particolare antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi.
Sempre nelle predette ipotesi: Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.
Detto inoltre le seguenti disposizioni:
- non richiedo alcuna assistenza religiosa;
- il mio corpo può essere donato per trapianti;
- il mio corpo può essere utilizzato per scopi scientifici e didattici.
Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.