Un altro pezzo di Londra che se ne va. Un’epoca che finisce.
Lo scorso 15 gennaio ha chiuso definitivamente i battenti uno dei rock club più famosi del Regno Unito: l’Astoria.
Lo scorso 15 gennaio ha chiuso definitivamente i battenti uno dei rock club più famosi del Regno Unito: l’Astoria.
Il celebre club al 157 di Charing Cross Road, a due passi dall’incrocio con Oxford Street, è stato per oltre trent’anni un tempio del rock. Adesso sta per essere demolito. Al suo posto passerà il raddoppio della linea ferroviaria londinese chiamato Crossrail.
Il London Astoria avrebbe fatto una brutta fine comunque: i nuovi proprietari che lo avevano acquistato nel 2006 avevano in mente di trasformare questo bellissimo edificio di inizio Novecento – fu aperto nel 1927 come cinema – in una nuova struttura con appartamenti, negozi e uffici, in vista delle Olimpiadi del 2012.
La più bieca speculazione edilizia che sta trasformando i quartieri di Londra senza tener conto della storia e del valore simbolico dei luoghi.
Il London Astoria era un tempio del rock: prima come teatro e poi come club ha ospitato il meglio della scena rock mondiale. Dal suo palco sono passati nomi che hanno fatto storia come Rolling Stones, Jimi Hendrix, David Bowie, Beach Boys, Black Sabbath, gruppi che hanno segnato in tempi più recenti il rock alternativo – Nirvana, Red Hot Chili Peppers, Smashing Pumpkins, Pearl Jam, Foo Fighters, Radiohead - e che hanno rivitalizzato il suono inglese (i tanti nomi del Brit-pop, dagli Oasis ai Blur, passando per Ocean Colour Scene e Supergrass).
Fino a fenomeni più recenti come White Stripes, Franz Ferdinand, Arctic Monkeys o la splendida voce di Amy Winehouse. Solo per citarne alcuni.
Fino a fenomeni più recenti come White Stripes, Franz Ferdinand, Arctic Monkeys o la splendida voce di Amy Winehouse. Solo per citarne alcuni.
Una piccola parte di un universo di band famose e meno famose che hanno calcato le assi della celebre “venue” londinese.
Personalmente all’Astoria, e al club più piccolo direttamente collegato (il LA2), ho visto diversi concerti quando abitavo a Londra alla fine degli anni ‘90.
Il più memorabile dei quali - lo ricordavo nel post in memoria di Lux Interior - fu quello dei Cramps.
Un concerto indimenticabile, in un luogo indimenticabile.
Entrando all’Astoria avevi l’impressione di entrare in un tempio del rock le cui pareti trasudavano storia, musica, emozioni, trasgressione.
Chi passa adesso da Charing Cross può ancora vedere l’edificio dell'Astoria Theatre chiuso, dietro le transenne. Tra qualche settimana, o al più tardi tra qualche mese, non ci sarà più.
Un concerto indimenticabile, in un luogo indimenticabile.
Entrando all’Astoria avevi l’impressione di entrare in un tempio del rock le cui pareti trasudavano storia, musica, emozioni, trasgressione.
Chi passa adesso da Charing Cross può ancora vedere l’edificio dell'Astoria Theatre chiuso, dietro le transenne. Tra qualche settimana, o al più tardi tra qualche mese, non ci sarà più.
E' superfluo dire che si chiude un’epoca. Per Londra e per il rock’n’roll.
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