martedì 21 aprile 2009

Dedicato a J.G. Ballard (1930 - 2009)



La morte è nella natura delle cose. Quindi non dovrebbe sconvolgerci più di tanto. Però quando nei primi quattro mesi dell'anno se ne vanno personaggi come Ron Asheton, Lux Interior e ora J.G. Ballard (anzichè... fate tre nomi a caso, i primi che vi vengono in mente, di mafiosi, fascisti, massoni, delinquenti di varia risma, certamente non benefattori del genere umano) il discorso inizia a farsi pesante.

J.G Ballard (1930 -2009) è stato uno scrittore visionario e all'avanguardia che ha esercitato un'influenza determinante sulle culture alternative e underground.
C'è chi lo ricorda per "Crash", chi per "La mostra delle atrocità", chi per "Condominium", chi per "Cocaine Nights".

Io lo ricordo soprattutto per "Super-Cannes", un ritratto sconvolgente e assolutamente attuale della nostra società. Non quella del futuro. Quella di oggi. Divisa sempre più tra ricchi e poveri, tra chi è in e chi è out.
Una fotografia di un mondo che, anche all'interno di un apparente paradiso per ricchi manager e professionisti, svela l'inquietudine e il malessere che cova dentro l'animo umano.
Un libro geniale e illuminante. Come geniale e illuminante era il suo autore.

Post Scriptum: se amate Ballard, lasciate un ricordo del vostro libro preferito del grande scrittore inglese e del perchè è stato così importante per voi...

3 commenti:

fabio 68 ha detto...

grande ballard.....i profeti vanno via lasciando attuali le loro profezie inascoltate.....
fabio 68

Anonimo ha detto...

RIP :-(
Umberto Palazzo

kindsaluv ha detto...

cocaine nights.
mi ha talmente segnato che ho paura a rileggerlo (un po' come ho timore a rivedere Ereserhead di Lynch)