domenica 11 dicembre 2011
Dieci anni senza Italo
Dieci anni fa se ne andava, silenziosamente, Italo Falcomatà.
Il sindaco della "primavera di Reggio".
Il sindaco del sorriso.
Il sindaco della gente.
Il sindaco che vedevi passeggiare per strada.
Il sindaco che amava profondamente la sua città.
Il sindaco che ascoltavi parlare senza retorica e che avvertivi non aveva altro interesse se non quello di Reggio.
Un sindaco che ha cambiato profondamente il volto di Reggio Calabria, ma non ha cambiato i reggini. Che, infatti, alle successive elezioni gli hanno voltato le spalle, tornando a votare a destra. Lasciandosi inebriare per un decennio dalle chiacchiere, dalla propaganda di bassa lega, dalla politica "panem et circenses", dai favori distributi a pioggia, del giovane rampante Scopelliti con il suo tanto decantato "modello Reggio": politica di immagine e non di sostanza, soldi pubblici sperperati, consulenze a go-go, infiltrazioni mafiose all'interno del Comune e delle sue società miste. Un verminaio.
Anche per questo la figura di Italo Falcomatà appare ancor più grande: un gigante della politica rispetto ai nani che governano la città e la Regione e, fino all'altro ieri, hanno governato il paese.
E anche per questo il vuoto lasciato dalla sua scomparsa rimane assolutamente incolmabile.
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1 commento:
Il suo progetto purtroppo è stato interrotto bruscamente; hai scritto bene non è riuscito a cambiare..."i riggitani"!
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