E buona lettura del nuovo numero di Blow Up, rinnovato non soltanto nella veste grafica, in cui vi racconto l'età d'oro (1979-1989) dell'Aussie-rock!
Yeah Up (Really Gonna Punch You Out)!!!
2 commenti:
Marco Tagliabue
ha detto...
Complimenti per l'articolo sull'Aussie rock e grazie per avermi fatto scoprire i Sacred Cowboys, che non conoscevo...sono riuscito a mettere le mani per pochi euro sull'omonimo del 1984 su New Rose...stupendo! Ma non credi che l'argomento sia talmente vasto ed interessante da meritarsi un bel libro? Sono altri colori splendidi degli anni ottanta...
Grazie Marco, il rock australiano è una miniera d'oro...più scavi più vengono fuori meraviglie. Un libro? E' da un po' che ci sto pensando, forse è il caso che mi metta a scriverlo... A presto Rob
Sono nato a Reggio Calabria nel 1971, mentre ancora si udivano gli ultimi echi della Rivolta.
Ho capito di volere fare il giornalista presto, i miei primi articoli sul giornalino del quartiere sono usciti che non avevo neppure 14 anni. A 17 ho iniziato a collaborare con alcune testate indipendenti: Stress, una pioneristica rivista gratuita che usciva a Firenze e veniva diffusa per posta in tutta Italia; Urlo, il bimestrale di rock italiano con cui ho collaborato fino all'ultimo numero uscito nel 1998.
Ho scritto a lungo di musica per riviste specializzate in Italia (Rockerilla, Bassa Fedeltà, Rumore, Freak Out, ecc.) e all'estero (Ruta 66 in Spagna, I-94 Bar in Australia), prima di approdare a Roma dove, dal 2004, lavoro come free-lance prevalentemente per il gruppo Espresso-Repubblica (l'Espresso, Repubblica/Repubblica.it, il Venerdì). Per diversi anni ho collaborato anche con Diario.
Dalla musica ho spostato via via il mio raggio d'azione, comprendendo che il giornalista oggi deve sapersi occupare un po'di tutto: dalla politica alla società, dagli spettacoli ai motori. La sfida è stata ed è stimolante: scrivere del mondo che ti circonda e non solo di ciò che ti appassiona.
2 commenti:
Complimenti per l'articolo sull'Aussie rock e grazie per avermi fatto scoprire i Sacred Cowboys, che non conoscevo...sono riuscito a mettere le mani per pochi euro sull'omonimo del 1984 su New Rose...stupendo! Ma non credi che l'argomento sia talmente vasto ed interessante da meritarsi un bel libro? Sono altri colori splendidi degli anni ottanta...
Grazie Marco,
il rock australiano è una miniera d'oro...più scavi più vengono fuori meraviglie.
Un libro? E' da un po' che ci sto pensando, forse è il caso che mi metta a scriverlo...
A presto
Rob
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