giovedì 29 novembre 2007

This is Italy...


Un mese fa, o poco più, ero in Inghilterra.

Sono andato al cinema e ho visto un bellissimo film - non distribuito in Italia - intitolato "This Is England": siamo nei primi anni '80 ed è la storia di un gruppo di skinhead che si spacca in due, con una parte che affluisce nel National Front e diventa nazi...

Per le strade di Londra negli stessi giorni campeggiavano le locandine di un altro film assai atteso: "Control" di Anton Corbijn. Il film sulla vita del fondatore e leader dei Joy Division, Ian Curtis, morto suicida a soli 23 anni il 18 maggio 1980.

Tutti i principali quotidiani e settimanali inglesi, in quei giorni, parlavano di "Control", sottolineando la bellezza del film e la verosomiglianza con la vita del grande musicista inglese.

Del resto il film è tratto da "Touching From A Distance " ("Così vicino così lontano", Giunti), il libro della vedova di Ian Curtis, Deborah, mentre il regista e sceneggiatore Anton Corbijn è un collaboratore di vecchia data della band mancuniana.

Non ho fatto in tempo a vedere il film in Inghilterra, ma non me ne sono fatto un cruccio convinto di riuscire a vederlo una volta ritornato in Italia.
Pia illusione!
Anche "Control" non era distribuito...non c'era in nessuna sala e non veniva annunciato da nessuna parte.

E' di oggi la notizia che la Bekers Film, la casa di produzione di "Control", è finalmente riuscita a trovare un accordo per la distribuzione nel nostro Paese.

Ma, per suscitare l'interesse dei nostri distributori (evidentemente abituati a trattare pellicole di ben altra levatura come quelle dei Vanzina...) c'è voluta una petizione.
This is Italy...

domenica 25 novembre 2007

Ricordando Prof. Bad Trip


Esattamente un anno fa, sabato 25 novembre 2006, cessava di battere il cuore Gianluca Lerici a.k.a. Prof. Bad Trip.
Senza dubbio il più grande artista visuale partorito dall'underground italiano negli ultimi 20 anni.

E al movimento undergroud Giancluca Lerici era legato da un rapporto indissolubile.
L'avevo conosciuto nel lontano 1989 ad un meeting internazionale di mail artisti, dalle parti di Treviso.
All'epoca Prof. Bad Trip erà già attivo non soltanto nel circuito della mail-art, ma anche in quello musicale come illustratore di copertine, realizzatore di manifesti e volantini punk e psichedelici.
E psichedelico, visionario e coloratissimo era il suo stile.
Uno stile inconfondibile, di quelli che solo i grandi artisti possiedono.

I suoi disegni sono finiti su migliaia di t-shirt serigrafate, su cartoline bellissime, su copertine di libri e di dischi, su tele fantastiche.
Per non parlare dei fumetti, a partire dal "Pasto Nudo" di Burroughs che aveva interpretato in una maniera che al grande scrittore americano sarebbe sicuramente piaciuta.
I suoi mutanti, i "mostri" alla Philip Dick, le creature spaziali che apparivano su scenari post-industriali fatti da fabbriche inquinanti e disastri naturali e metropolitani sono diventati un culto per il suo fedele seguito di appassionati.
Era un grande personaggio, Prof. Bad Trip.

E mi va di ricordarlo ad un anno esatto dal suo addio alla Terra...


sabato 24 novembre 2007

Ascoltati questa settimana



SHOCK "This Generation's On Vacation", NEW YORK DOLLS "S/T", SID VICIOUS "Sid Lives", THE INDIKATION "In Terms of...", THE STEMS "Heads Up", THE STEMS "At First Sight...", SICK ROSE "Blastin' Out", VV.AA. "Alternative Animals", VV.AA. "Tales From The Australian Underground vol. 2", EDDIE AND THE HOT RODS "Teenage Depression", THE OPEN MIND "The Open Mind", DOLLHOUSE "The Royal Rendezvous", DIMI DERO INC. "Sisyphus, Window Cleaning", BEASTS OF BOURBON "Little Animals", THE CELIBATE RIFLES "Heaven On A Stick", KULA SHAKER "K", THE WHO "Tommy", GLI AVVOLTOI "Il nostro è solo un mondo beat"...

venerdì 23 novembre 2007

La scoperta dell'acqua calda


E' bastata la pubblicazione di qualche intercettazione telefonica su "la Repubblica" per scoprire l'acqua calda.

E cioè che la Rai, nel quinquennio del governo Berlusconi, era eterodiretta.
Da dirigenti Fininvest "prestati" all'azienda pubblica per fare gioco di squadra a favore del Gran Capo e delle sue Tv.

Lo si sapeva benissimo. Ed era del tutto evidente: bastava essere una persona di buon senso, cultura ed intelligenza medie, per rendersi conto della situazione.

Chi non ricorda il TG di Mimum che manda in onda il servizio senza audio, e con un commento a dir poco ridicolo, quando l'allora premier dà del "kapò nazista" al parlamentare europeo Schultz?

E le trasmissioni cosiddette di approfondimento (su tutti il programma dell'ineffabile uomo-Vespa, "Porta a Porta") che cercano di confondere le acque quando i risultati elettorali negativi per la Cdl sono sotto gli occhi di tutti; o quando, invece di affrontare argomenti di stretta attualità politica ma indigesti all'uomo di Arcore (i processi e le condanne a Previti e Dell'Utri), si allestiscono puntate favolose sulla chirurgia estetica o sul delitto di Cogne?

La cosa che più infastidisce in queste ore è il risveglio, il ritorno alla realtà, della classe politica e dei giornalisti Rai.

La classe politica ha inquinato completamente la vita di questo Paese.
E la Rai è sempre stata terreno privilegiato di spartizioni e lottizzazioni.

Era ovvio che senza una legge sul conflitto di interessi, Berlusconi una volta al potere avrebbe controllato l'intero sistema radio-televisivo.
Ma dov'erano Bertinotti e D'Alema, Violante e Petruccioli?
Perchè, quando c'era il centro-sinistra al governo, la legge sul conflitto di interessi non è mai stata fatta?
E come fanno a scandalizzarsi oggi (vedi le dichiarazioni del presidente della Camera, il "parolaio rosso" Bertinotti) ?
Sepolcri imbiancati!

Come sepolcri imbiancati sono i giornalisti Rai che - oggi - minacciano sfracelli a tutela della loro professionalità e del diritto di informazione.
Dov'erano anche loro in questi ultimi 15 anni?
In redazione o su Marte?
E come sono entrati in Rai? Per concorso pubblico o per sponsorizzazione di questo o di quel partito politico (nessuno escluso)?

Adesso che la questione è esplosa, sarebbe il caso che politici e giornalisti Rai avessero la decenza di rimanere in silenzio. Almeno per qualche ora.

giovedì 22 novembre 2007

W i Savoia!!!


La notizia è di ieri. Ed è una vergogna.

I discendenti di casa Savoia chiedono 260 milioni di euro allo Stato italiano come risarcimento per i danni morali subìti per i 56 anni di esilio.
E non è tutto: oltre agli interessi sulle somme richieste, i Savoia vogliono anche la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana.

Questo è il regalo, la polpetta avvelenata, che i discendenti della peggiore monarchia europea fanno alla Repubblica che ha permesso loro di rientrare in Italia dopo oltre 50 anni di giusto esilio.

Nel 2002 ero tra i pochi che, in un momento di impazzimento generale e di buonismo senza senso, si mostravano fermamente contrari al rientro dei Savoia in Italia.
Ed ero sorpreso, per non dire schifato, per come il Parlamento fosse così eccitato e ansioso all'idea di modificare la XIII disposizione transitoria e finale della nostra Costituzione.

Anche un partito come i DS, che avrebbe dovuto avere nel suo DNA il primato della Repubblica e l'antifascismo militante, si schierò a favore del provvedimento e questi sono i risultati a cinque anni di distanza.

E allora, mi chiedo, cosa dovrebbe chiedere la Repubblica ai discendenti di casa Savoia?

A quella monarchia che permise l'avvento del fascismo e vent'anni di feroce dittatura in Italia.
Che avallò le sanguinarie spedizioni coloniali e le indegne leggi razziali.
Che, al momento del bisogno, abbandonò l'Italia al suo destino, lasciando vigliaccamente Roma per scappare frettolosamente a Brindisi.

Il peggiore difetto di questo Paese è la mancanza di memoria.
E un popolo senza memoria è un popolo senza avvenire.

martedì 20 novembre 2007

The Stems: Heads Up


C’era grande attesa per il ritorno discografico degli Stems, la fantastica formazione australiana artefice di un capolavoro assoluto del garage/power-pop degli anni ’80 come “At First Sight…Violets Are Blue”.

Chi si attendeva un nuovo "At First Sight...", ovvero un disco capace di colpire sin dalle prime battute con le sue melodie a presa diretta, con le sue fantastiche canzoni dove il sound dei Sixties (garage e psichedelia) si univa perfettamente alla grinta solare del power-pop, rimarrà deluso da “Heads Up”.

Non perchè si tratti di un disco brutto, intendiamoci, ma perchè nel nuovo lavoro degli Stems si sentono tutti i vent'anni che separano le due prove della formazione di Perth.

Se il primo era un disco fresco ed immediato (e con 12 brani favolosi, ognuno dei quali un potenziale hit), quello appena pubblicato è il classico album che necessita di ripetuti ascolti per essere apprezzato.

Non è un disco garage tout-court, nè un album power-pop. Ma un album rock'n'roll raffinato, frutto di una band matura.

La prima parte sembra quasi una partenza rallentata, col freno a mano tirato, anche se poi - ad ascolti ripetuti - si riesce a cogliere la bellezza nascosta di "Leave Your Way Behind", “She Sees Everything” e di "Undying Love”.
Il primo vero sussulto di "Heads Up" arriva solo alla quinta canzone: “What’s Your Stand”, un bellissimo brano dagli aromi 60’s garage.
Da lì in poi il disco cambia marcia: dapprima con la grintosa “Hellbound Train”, un classico pezzo alla Dom Mariani in cui grinta e melodia dialogano di continuo. Successivamente con “Get To Know Me", un episodio dalle venature psichedeliche in cui l'organo recita un ruolo predominante, sino alla conclusiva “Get So Bad”, in cui dalla Rickenbacker viene fuori una bella melodia e un assolo strepitoso.
E anche se "At First Sight" rimane un capolavoro ineguagliato e il confronto davvero non è proponibile, "Heads Up" merita più di un semplice ascolto.
In attesa di vedere gli Stems dal vivo in Italia...si spera nell'estate del 2008!

domenica 18 novembre 2007

Ascoltati questa settimana



THE WHO "BBC Sessions", THE STEMS "Heads Up", SATANTANGO "Dice Not Included", THE HYDROMATICS "The Earth Is Shaking", B-BACK "In Time!", MC5 "Kick Out The Jams", DESTROY ALL MONSTERS "Bored!", THE CYNICS "Here We Are", ARETHA FRANKLIN "Aretha Now", OTIS REDDING "Otis Blue", P.J HARVEY "Dry", VIBRATORS "Pure Mania", SONIC ASSASSIN "Downfall of Aces" (pre-release), FUNNYDUNNY "S/t", AA.VV. "Wild Sound from the Past Dimension", BETTY DAVIS "Betty Davis", LED ZEPPELIN "II", TOM VERLAINE "Tom Verlaine", DEVO "Q: Are We Men? A: We Are Devo", WOODEN TIT "Return to Cinder", MOTORHEAD "On Parole", THE CYNICS "Living Is The Best Revenge", THE SHIMMYS "Drive You Wild"...

venerdì 16 novembre 2007

The Earth Is Shaking


Tra un mese, o poco più, sarà tempo di playlist.
Non vi svelo nulla, però mi preme segnalarvi uno degli album che finiranno direttamente nei posti alti della mia personale "Top Ten".
Si intitola "The Earth Is Shaking" ed è la terza prova lunga degli Hydromatics di Scott Morgan, il leggendario cantante/chitarrista della Sonic's Rendezvous Band di Detroit.
In tutti questi anni Scott non ha mai smesso di regalarci momenti di grande rock'n'roll con i suoi vari progetti: girando in tour con Deniz Tek (Radio Birdman) e i Sonic Assassin (ex A-10), suonando in America con i Powertrane, realizzando uno straordinario progetto soul come The Solution assieme a Nick Royale degli Hellacopters e, non da ultimo, scrivendo canzoni e portandole in giro per l'Europa con i grandissimi The Hydromatics.
Che ora giungono al terzo album dopo le belle prove di "Parts Unknown" (1999) e "Powerglide" (2002).
Per questo nuovo disco Scott ha reclutato un'altra leggenda del rock underground internazionale come Kent Steedman, il biondo chitarrista degli australiani Celibate Rifles.
E "The Earth Is Shaking", pur proseguendo nel solco dei due lavori precedenti, risulta essere il migliore disco degli Hydromatics: un concentrato di high-energy rock'n'roll di scuola Motor City (poteva essere altrimenti?) unito alla voce profondamente soul di Scott Morgan.
Belle chitarre (ben 3, quelle di Scott, Kent e Tony Slug) che si inseguono su un tappeto ritmico potentissimo e, all'occorrenza, più dilatato.
Si tratta di un pugno di canzoni fantastiche, tutte segnate dalle voce caldissima di mr. Morgan (at his best!).
Mi va di segnalare soltanto le mie preferite, lasciando poi a voi il compito di recuperare questo splendido disco, consumarlo a furia d'ascolti e dirmi le vostre.
My personal faves sono le iniziali, potenti e soul-oriented "Standin' At The Juke" e "Baby Jane", la versione straordinariamente lirica di "Mistically Yours" della Sonic's Rendezvous Band, la tagliente ed esoterica “Speechless” (Yage) e i mid-tempo mozzafiato della title-track e di "Detroit Leaning".
Fate vostro questo disco, non ve ne pentirete!

giovedì 15 novembre 2007

TALES FROM OZ #5




E' on-line su FREAK OUT http://www.freakout-online.com/ il quinto appuntamento con "TALES FROM OZ", la mia rubrica dedicata al rock australiano.
In questo numero si parla di:

PROTON ENERGY PILLS
LEADFINGER
KRYPTONICS
BO-WEEVILS
WILD CHERRIES
THE SHYMMYS
MESS MAKERS

L'url diretto allo Special é: http://www.freakout-online.com/special.aspx?idspecial=67

Buona lettura!!!

mercoledì 14 novembre 2007

Da oggi in libreria: PUNK!



Si intitola semplicemente "PUNK!" (Giunti) ed è un libro da avere a tutti costi.

L'ha scritto Federico Guglielmi, una delle penne rock più importanti del nostro Paese e vera autorità sulla materia.

Non contento dei due volumi già realizzati per Giunti e della guida allegata a "Rumore", Federico questa volta si è superato.Con la competenza che tutti gli riconosciamo, e con la maniacale precisione del collezionista (qual'è), Guglielmi ha voluto raccontare la storia e i personaggi del punk limitandone il raggio d'azione temporale: dal 1976 - anno d'uscita del primo album dei Ramones - al 1978.

Con il 1977, l'anno che cambiò il mondo della musica (e non solo), a fare da perfetto punto focale della ricerca.

La caratteristica di questo nuovo lavoro è la suddivisione geografica del volume: non ci sono solo il Regno Unito e gli States (con le singole scene cittadine), ma è documentato con dovizia di particolari tutto ciò che accadeva anche in Australia e in Belgio, in Italia e in Francia.

Il tutto corredato da schede, discografie, elenchi delle canzoni imperdibili...

Come se non bastasse, "PUNK!" è anche un libro bellissimo da vedere, da sfogliare: la veste grafica è straordinaria, le pagine arricchite da una quantità di foto di gruppi e personaggi (in posa o in azione), locandine di concerti, copertine di album e singoli...

Considerato anche il costo più che abbordabile (Euro 19,50) per un volume di 264 pagine, "PUNK!" è il miglior regalo che ci si possa fare per celebrare... i 30 anni del PUNK!

lunedì 12 novembre 2007

Una vita spezzata


Smettiamola con le ipocrisie.
Un poliziotto ieri ha ucciso un ragazzo di 28 anni, senza motivo.
Sparando come nel Far-West.

La notizia è questa.

E su questo omicidio dovrebbe essere fatta giustizia.
Purtroppo sappiamo - dai fatti di Genova in poi (per non andare troppo indietro nel tempo) - che in questo Paese a "democrazia limitata" difficilmente accadrà.

Perchè è un dato di fatto che le forze dell'ordine godono in Italia di sostanziale impunità.
E su questo dobbiamo tentare di far sentire la nostra voce, sollevando una vera emergenza democratica.
Perchè da noi la polizia gira armata e spara?
Non si spiega infatti perchè in società anche più violente della nostra, in Inghilterra ad esempio, la polizia gira senza armi da fuoco e garantisce comunque un efficiente servizio a tutela dei cittadini.

Queste sono le domande che dovremmo rivolgere ai nostri rappresentanti in Parlamento...

In queste ore, però, oltre al cordoglio per una giovane vita spezzata (Gabriele R.I.P.) è bene mantenere la lucidità necessaria per non fare confusione.

Quello che è successo dopo, ovvvero la guerriglia urbana scatenata da un manipolo di delinquenti che i media continuano a definire tifosi, non ha niente a che vedere con l'omicio di Gabriele Sandri.

E' stata solo la scusa, la miccia per far esplodere una situazione di per sé incandescente.

In queste ore ci dovrebbe essere spazio solo per il dolore e la riflessione.
Un ragazzo di 28 anni non c'è più.
Appena poche ore prima era allo storico Piper a far girare i dischi e a far ballare la gente.
Ora è morto.
Ammazzato da un poliziotto. Senza un perchè.

domenica 11 novembre 2007

Ascoltati questa settimana...



NERVOUS EATERS "Eaterville #1", THE HYDROMATICS "The Earth Is Shaking", SONIC'S RENDEZVOUS BAND "Box Set - Disc 5", SHARON JONES & THE DAP-KINGS "100 Days, 100 Nights", B-BACK "Second Hand", WOODEN TIT "Return To Cinder", THE ROLLING STONES "Exile On Main Street", YAGE "Integration", DIRTBOMBS "Ultraglide In Black", THE EARLY YEARS "The Early Years", TALKING HEADS "More Songs About Buildings and Food", JULIAN COPE "Fried", THE HELLACOPTERS "Grande Rock", SMALL FACES "The Autumn Stone", NICK DRAKE "Pink Moon", ELVIS COSTELLO "My Aim Is True", FRANTI "Non Classificato", THE MONSTERS "Hide and Seek", THE NUNS "The Nuns", NOT MOVING "Flash On You"...

sabato 10 novembre 2007

I conti (della Chiesa) non tornano!


Mentre il Vaticano si affretta a rimuovere ("promovetur ut removetur") un vescovo impegnato nella lotta alla 'ndrangheta come mons. Bregantini, Curzio Maltese su "La Repubblica" scopre che i conti della Chiesa cattolica non tornano!

O, meglio, tornano eccome!

Dopo aver calcolato i vantaggi fiscali accordati dallo Stato italiano al Vaticano (esenzione dell'Ici, sovvenzioni alle scuole private, ecc.), il bravissimo giornalista di Repubblica si è messo a fare le pulci alla galassia dei viaggi turistici organizzati dalla Santa Sede.

Scoprendo un ricchissimo business - di voli "low cost", alberghi, tour operator - che operano in barba alle leggi dello Stato italiano, sfruttando come escamotage l'extraterritorialità del Vaticano.

In altre parole incassando milioni di euro esentasse.

Meditate, gente, meditate...
...soprattutto al momento di segnare la famosa "x" dell' 8 per mille nella prossima dichiarazione dei redditi!

venerdì 9 novembre 2007

Obbedisco!




Come Garibaldi nel 1866 anche il "vescovo operaio" mons. Giancarlo Bregantini ha risposto "Obbedisco" alle gerarchie vaticane che lo hanno trasferito dalla sua diocesi "in trincea", quella di Locri, alla più tranquilla Campobasso.

Forse era divenuto troppo scomodo e ingombrante anche per la Chiesa.

L'uomo venuto dal Nord, il vescovo che in Calabria ha trovato la sua vera missione, sin dal primo giorno del suo insediamento a Locri ha attaccato frontalmente la 'ndrangheta, la più pericolosa e sanguinaria delle mafie.

E con essa le istituzioni colluse e inefficienti, la massoneria, i poteri occulti che, dall'arretratezza culturale, prima ancora che economica della Calabria, traggono benefici formidabili e rafforzano il loro potere.

Bregantini ha scosso le coscienze, ha fatto intravedere la luce alla fine del tunnel, è stato punto di riferimento dei giovani (anche non credenti) della Locride.

Dimostrando che la lotta alla mafia non si fa solo a parole - anche quelle importanti in una terra di silenzi e omertà - ma soprattutto con i fatti, con il proprio esempio concreto.

E allora sulle terre confiscate ai clan, Bregantini ha costituito cooperative agricole (la Valle del Buonamico), offerto una possibilità di lavoro e di sviluppo alla regione più degradata e povera d'Italia.

Indicando la via di "un'altra Calabria possibile", Bregantini ha sfidato la 'ndrangheta sul suo territorio.

Una sfida che gli è costata intimidazioni, minacce, rappresaglie.

Come quando, nel marzo dello scorso anno, gli scagnozzi dei clan avvelenarono con il diserbante i campi della cooperativa, distruggendo in pochi minuti un anno di duro lavoro.

Senza farsi prendere dallo scoramento, anzi esortando i "suoi" giovani a reagire, il vescovo di Locri riprese il suo lavoro proprio laddove la 'ndrangheta aveva pensato di interromperlo.

In una terra desolata come la Calabria, la voce, l'impegno, l'esempio di mons. Bregantini rappresentavano un faro nella notte.

Ora Benedetto XVI ha deciso di "promuoverlo". E di rimuoverlo.
Non se ne conoscono le ragioni.

Certamente mons. Bregantini non ha brindato per il suo trasferimento.
Anzi, lo ha accettato con rabbia perchè "obbedire è sempre difficile ed eroico".

Sicuramente sono stati altri a brindare: i mafiosi della Locride, i politici collusi, tutti coloro che vedevano come fumo negli occhi l'opera di questo vescovo impegnato e coraggioso.

Il solo pensiero che dietro alla decisione del Vaticano possano esserci dei poteri occulti fa venire i brividi...



mercoledì 7 novembre 2007

Addio Enzo


Ieri se n'è andato Enzo Biagi.

L'Italia perde un grande uomo e un giornalista sensibile e brillante.
Il migliore, probabilmente.

Enzo Biagi se n'è andato dopo essersi preso una rivincita morale su quell'ominicchio che definì "criminoso" il suo modo di fare televisione.
Nel 2007, dopo cinque anni di silenzio forzato, era ritornato in TV con una serie di inchieste ficcanti, ma dai toni sempre garbati come era nel suo stile.

Tuttavia, come ricorda oggi Sergio Zavoli, la ferita di quella ignobile epurazione non fu mai del tutto richiusa. Biagi si sentì umiliato non solo come cronista, ma soprattutto come uomo (a maggior ragione per via della sua età) per quell'affronto subito.

Oggi, nel giorno dell'addio a Biagi, il signore di Arcore ha affermato impunemente di non avere mai chiesto che il più grande giornalista italiano venisse epurato dalla Rai.

Come se non avesse mai pronunciato "l'editto di Sofia". Come se Enzo Biagi avesse continuato a lavorare in Rai dal 2002 al 2007.

Nel giorno del lutto e del dolore, con la camera ardente ancora aperta, questa affermazione dell'ex premier non suona soltanto come un insulto alla memoria di Biagi. E' anche un insulto all'intelligenza degli italiani. Di noi tutti.

Ancora una volta l'ominicchio coi tacchi ha perso un'occasione per starsene zitto.

domenica 4 novembre 2007

Ascoltati questa settimana


SMALL FACES "Small Faces", KINKS "Kinks", THE PRETTY THINGS "The Pretty Things", THE MONARCHS "Make Yer Own Fun ", THE STEMS "Mushroom Soup", BLONDIE "Parallel Lines", THE HYDROMATICS "The Earth Is Shaking", PROTON ENERGY PILLS “Rocket To Tarrawanna”, LEADFINGER “The Floating Life", KRYPTONICS “Rejectionville”,
BO-WEEVILS "Bo-Weevils", THE SHYMMYS “Drive You Wild!”, MESS MAKERS “Wipe Your Face”, AVENGERS "S/t", THE DICTATORS "Bloodbrothers", THE SICK ROSE "Other Faces", THE MUMMIES "Death by Unga Bunga!!", LO-FI SUCKS! "P for Pistachio", VALVOLA "Teenagers Films Their Own Life"...

venerdì 2 novembre 2007

Paraculi

Il dizionario della lingua italiana De Mauro - Paravia definisce "paraculo" colui che "è abile nel fare il proprio interesse senza darlo a vedere", oppure come aggettivo "di comportamento, atteggiamento, malizioso e opportunista".

Entrambe le definizioni calzano a pennello per il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro.

Dopo avere votato assieme alla banda Berlusconi per il mantenimento della società Stretto di Messina (un carrozzone pubblico che ha drenato per 30 anni risorse dallo Stato per studi inutili e progetti irrealizzabili in vista della costruzione del ponte sullo Stretto), il magnifico Tonino da Montenero di Bisaccia si è ripetuto qualche giorno fa.

Assieme a Mastella (altro cavallo di troia dell'opposizione all'interno del governo) e a tutta la Cdl, ha votato contro la proposta di istituire una commissione parlamentare di inchiesta sui fatti del G8.

Poi, di fronte alle centinaia di messaggi di protesta che hanno invaso il suo blog e la sua casella di posta elettronica, e dopo un pungente attacco del giornalista Marco Travaglio, il buon Tonino ha fatto retromarcia.

In una lettera pubblicata oggi sull'Unità il grazioso ministro scrive a Travaglio, ringraziandolo per "avergli aperto gli occhi" e ammettendo di avere commesso un errore: "Io e il mio partito ci siamo di fatto allineati sulle stesse posizioni del partito di Berlusconi e di quello di Mastella".

Quando si dice essere proprio un gran paraculo...