mercoledì 7 novembre 2007

Addio Enzo


Ieri se n'è andato Enzo Biagi.

L'Italia perde un grande uomo e un giornalista sensibile e brillante.
Il migliore, probabilmente.

Enzo Biagi se n'è andato dopo essersi preso una rivincita morale su quell'ominicchio che definì "criminoso" il suo modo di fare televisione.
Nel 2007, dopo cinque anni di silenzio forzato, era ritornato in TV con una serie di inchieste ficcanti, ma dai toni sempre garbati come era nel suo stile.

Tuttavia, come ricorda oggi Sergio Zavoli, la ferita di quella ignobile epurazione non fu mai del tutto richiusa. Biagi si sentì umiliato non solo come cronista, ma soprattutto come uomo (a maggior ragione per via della sua età) per quell'affronto subito.

Oggi, nel giorno dell'addio a Biagi, il signore di Arcore ha affermato impunemente di non avere mai chiesto che il più grande giornalista italiano venisse epurato dalla Rai.

Come se non avesse mai pronunciato "l'editto di Sofia". Come se Enzo Biagi avesse continuato a lavorare in Rai dal 2002 al 2007.

Nel giorno del lutto e del dolore, con la camera ardente ancora aperta, questa affermazione dell'ex premier non suona soltanto come un insulto alla memoria di Biagi. E' anche un insulto all'intelligenza degli italiani. Di noi tutti.

Ancora una volta l'ominicchio coi tacchi ha perso un'occasione per starsene zitto.

1 commento:

Luzy ha detto...

Di nomignoli spregevoli e sprezzanti nei confronti della peggiore persona (e modo di intendere la vita) d'itaglia ne avevo coniati molti negli anni scorsi e molti ne avevo letti trovandoli a volte geniali a volte banali. Trovo però che "ominicchio" renda forse meglio di qualunque altro nome l'idea. Volendo infatti sintetizzare non soltanto un aspetto anzichè un altro ma il tipo di persona... trovo che ominicchio sia davvero perfetto. Complimenti a te e... poveri noi :-( che viviamo in una società che, dopo aver sperimentato per ben 5 anni le qualità del suddetto tappo mascherato, non lo ha rovesciato con una batosta tipo 70% a 30% permettendo quindi rinnovamenti e riforme ma ha prodotto un governo rattoppato al 51% che ha bisogno del Reuccio di Ceppaloni per non cadere a faccia avanti. Certo dopo essere stato recentemente in Sicilia ed aver ascoltato i racconti agghiaccianti dei miei amici su cosa è accaduto nei seggi ci sarebbe da chiedersi se quel 51 non avrebbe potuto essere un bel 56 o 57 o chissà ma comunque... Vabbè basta così ciao e Viva l'Itaglia.