venerdì 23 novembre 2007

La scoperta dell'acqua calda


E' bastata la pubblicazione di qualche intercettazione telefonica su "la Repubblica" per scoprire l'acqua calda.

E cioè che la Rai, nel quinquennio del governo Berlusconi, era eterodiretta.
Da dirigenti Fininvest "prestati" all'azienda pubblica per fare gioco di squadra a favore del Gran Capo e delle sue Tv.

Lo si sapeva benissimo. Ed era del tutto evidente: bastava essere una persona di buon senso, cultura ed intelligenza medie, per rendersi conto della situazione.

Chi non ricorda il TG di Mimum che manda in onda il servizio senza audio, e con un commento a dir poco ridicolo, quando l'allora premier dà del "kapò nazista" al parlamentare europeo Schultz?

E le trasmissioni cosiddette di approfondimento (su tutti il programma dell'ineffabile uomo-Vespa, "Porta a Porta") che cercano di confondere le acque quando i risultati elettorali negativi per la Cdl sono sotto gli occhi di tutti; o quando, invece di affrontare argomenti di stretta attualità politica ma indigesti all'uomo di Arcore (i processi e le condanne a Previti e Dell'Utri), si allestiscono puntate favolose sulla chirurgia estetica o sul delitto di Cogne?

La cosa che più infastidisce in queste ore è il risveglio, il ritorno alla realtà, della classe politica e dei giornalisti Rai.

La classe politica ha inquinato completamente la vita di questo Paese.
E la Rai è sempre stata terreno privilegiato di spartizioni e lottizzazioni.

Era ovvio che senza una legge sul conflitto di interessi, Berlusconi una volta al potere avrebbe controllato l'intero sistema radio-televisivo.
Ma dov'erano Bertinotti e D'Alema, Violante e Petruccioli?
Perchè, quando c'era il centro-sinistra al governo, la legge sul conflitto di interessi non è mai stata fatta?
E come fanno a scandalizzarsi oggi (vedi le dichiarazioni del presidente della Camera, il "parolaio rosso" Bertinotti) ?
Sepolcri imbiancati!

Come sepolcri imbiancati sono i giornalisti Rai che - oggi - minacciano sfracelli a tutela della loro professionalità e del diritto di informazione.
Dov'erano anche loro in questi ultimi 15 anni?
In redazione o su Marte?
E come sono entrati in Rai? Per concorso pubblico o per sponsorizzazione di questo o di quel partito politico (nessuno escluso)?

Adesso che la questione è esplosa, sarebbe il caso che politici e giornalisti Rai avessero la decenza di rimanere in silenzio. Almeno per qualche ora.

1 commento:

Luzy ha detto...

Accidenti ma veramente? E io che avevo sempre pensato che Del Noce, Mimun, Rossella e tutti gli altri fossero dei bravissimi ed integerrimi giornalisti. Che delusione... Ma la delusione maggiore è stata vedere che c'è di mezzo anche Piersilvio, veramente una cosa che non mi sarei nemmeno potuto immaginare. Speriamo che siano tutte calunnie, come sostiene il papà di Piersilvio che è tanto una brava persona e ha sempre fatto del bene. Che mondo però...