venerdì 6 agosto 2010

"EIGHTIES COLOURS" miglior libro indies dell'anno del MEI 2010




Non senza sorpresa ieri mi è stata comunicata la notizia che è EIGHTIES COLOURS il miglior libro dell'anno per il MEI 2010.

Questo il comunicato ufficiale:

Dopo la vittoria l'anno scorso di Edo Rossi con “Percorsi musicali indipendenti”, suo primo lavoro editoriale uscito per Chinasky Edizioni, dopo essere stato storico speaker di Rock FM e quella nel 2008 di Antonio "Tony Face" Bacciocchi con "Uscito vivo dagli anni Ottanta", edito da Nda di Rimini, questo è il terzo anno in cui il MEI, il Meeting degli Indipendenti, che si terrà a Faenza il prossimo 26, 27 e 28 novembre, decide di premiare anche la parte letteraria del mondo indies - vista la crescente produzione del settore registrata negli ultimi anni.

Per il Mei 2010, il miglior libro indies dell'anno è l'interessante ed originale volume "Eighties Colours" , un libro tra garage, beat e psichedelia nell’Italia degli anni 80, scritto da Roberto Calabrò ed edito nel 2010 per Coniglio Editore.

L'autore sarà premiato in un convegno dedicato al beat italiano all’interno del MEI 2010, in collaborazione con la Casa di Booklet, lo spazio del Meeting dedicato alle presentazioni editoriali.

Gli anni Ottanta non sono stati solo quelli degli yuppies e della Milano da bere, di DJ Television e del pentapartito al potere, ma hanno rappresentato anche un periodo di straordinaria creatività sotterranea. Eighties Colours racconta l’effervescente scena neo-Sixties italiana di quel decennio. Di centinaia di giovani che, stanchi dei dogmi della politica come delle atmosfere oscure del dark e della new wave, decisero di guardare agli anni Sessanta come inesauribile fonte d’ispirazione. Il libro ripercorre tutte le tappe di un movimento che per alcuni anni – dal 1985 al 1990 – rivitalizzò la scena musicale alternativa in Italia e all’estero attraverso un circuito in cui si pubblicarono decine di dischi, fanzine e fogli di controinformazione, si organizzarono concerti e tour.Le testimonianze dirette dei protagonisti di quella scena (musicisti, giornalisti, discografici, promoter e organizzatori), la descrizione di tutti i dischi usciti in quel periodo e un impressionante apparato fotografico rendono irripetibile l’atmosfera di febbrile eccitazione, di entusiasmo, di spontaneità – anche un po’ naif – di quegli anni.

Sempre al Mei 2010 si terranno tantissime altre iniziative letterarie legate alla musica: tra le tante, gli incontri e le decine di presentazioni letterarie presso la Casa di Booklet, a cura del giornalista John Vignola, il concorso "Quaderni Rock" come premio editoriale della rivista Il Mucchio per il miglior racconto sul rock e "Suona la Poesia" in collaborazione con il Festival Internazionale di Poesia di Genova, il premio per il "Miglior Booktrailer" e tanti altri appuntamenti di qualità.

L'AUTORE

Roberto Calabrò, giornalista classe 1971, scrive per L’Espresso, la Repubblica e il Venerdì e, da oltre vent’anni, si occupa di tutto ciò che riguarda la cultura underground e il rock’n’roll. E’ stato a lungo una firma del mensile «Rockerilla» e ha collaborato con molte altre testate specializzate, tra cui Rumore, Bassa Fedeltà, Urlo, Ruta 66, I-94 Bar, in Italia e all’estero.
Direttore responsabile della rivista Freak Out, blogger e appassionato di “citizen journalism”, ha pubblicato “Queens Of The Stone Age: il suono del deserto” (Arcana, 2004). Per la stessa casa editrice ha curato la revisione editoriale dell’Enciclopedia Rock 1954-2004.

"Il libro merita assolutamente di essere premiato e segnalato per l’acquisto e la lettura" dichiara Giordano Sangiorgi, patron del MEI, "in quanto rappresenta una testimonianza precisa della prima parte della seconda metà degli anni ’80 che riempì di suoni beat l’Italia indipendente di quell’epoca e permette di recuperare una memoria importante di una generazione di musicisti che fu ricca di produzioni musicali e culturali, di riviste e di festival e di tante altre iniziative in un brevissimo arco di tempo purtroppo troppo presto dimenticato. In un’Italia che tende a dimenticare e a non avere memoria (non solo musicale) il libro colma una lacuna fondamentale e valorizza una generazione di giovani musicisti di grande importanza per il nostro paese. Al Mei 2010, che si terrà dal 26 al 28 novembre a Faenza, la festa dei 25 anni degli Avvoltoi, una delle band di punta di quella gloriosa epopea, rappresenterà, insieme al premio al libro scritto da Roberto Calabro’, uno dei tanti momenti di omaggio a quel fecondo periodo ancora oggi vivo "

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