venerdì 1 giugno 2007

Stranded in the 90's



Negli anni '90, quando i riflettori sul rock australiano si erano ormai spenti, un manipolo di indomite formazioni continuava a far vivere il sound chitarristico e selvaggio della terra di Oz.

I BROTHER BRICK erano uno dei gruppi principali di quel rinascimento dell'Aussie-rock. A formarli ci pensò Stew "Leadfinger" Cunningham, uno dei talenti più cristallini che il rock australiano abbia mai espresso, subito dopo lo split dei suoi seminali Proton Energy Pills alla fine del 1990.

Per tutto il decennio, con line-up cangianti ma con Leadfinger ben saldo al timone, i Brother Brick disseminarono il loro percorso di prove discografiche: l'EP "Getting Beyond A Shit", una serie di singoli favolosi e soprattutto l'album "A Portable Altamont", pubblicato nel 1999 dalla piccola etichetta francese Hellfire Club, che rappresentò il vertice della produzione del terzetto di Sydney.

Quel disco, un vero capolavoro dell'hi-energy rock'n'roll australiano, conteneva una manciata di canzoni spettacolari in cui il chitarrismo valvolare e straripante di mr. Cunningham si sposava alla perfezione con un songwriting degno della Motor City.

Sfortunatamente all'epoca non furono in molti a poter ascoltare quel disco: esaurita la prima tiratura, "A Portable Altamont" non venne mai ristampato.

Oggi però tutti i brani dei Brother Brick tornano nuovamente alla luce, grazie all'attivissima label australiana Off The Hip che pubblica l'opera omnia del gruppo di Sydney.

"STRANDED IN THE NINETIES" è un eccezionale doppio CD che contiene tutti i brani editi dalla band: dai primi gemiti dell'Ep "Gettin' Beyond A Shit" fino all'ultimo singolo, quello della "svolta" power-pop: "See You Tonight". In mezzo ci sono i formidabili singoli"Chokito Bar", "The Same", "No Turning Back" e l'eccezionale unico album della band.

E c'è pure un intero CD di demo, registrazioni live, brani sparsi su compilation (tra cui è d'obbligo segnalare le cover di "Savage" dei Fun Things e "Color Me Impressed" dei Replacements).

Insomma su "Stranded In The Nineties" è racchiuso l'intero universo musicale di una delle più grandi formazioni australiane dello scorso decennio.

Se li avete persi dieci anni fa, non mancate il contatto con i Brother Brick anche questa volta!!!

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