Domenica scorsa Franca Rame ha acquistato un quarto di pagina de “la Repubblica” per chiedere a Romano Prodi di sostenere il suo disegno di legge volto a far licenziare gli “intoccabili”: ovvero tutti quei dipendenti pubblici condannati – con sentenza definitiva – per corruzione, per reati sessuali, per pedofilia.
Intoccabili che, nonostante la sentenza di condanna, continuano imperterriti a mantenere tranquillamente il loro posto di lavoro, pagati con i soldi dei contribuenti, cioè con i nostri soldi!!!
Qui sotto riporto interamente l’appello di Franca Rame e vi invito a firmarlo sul sito http://www.francarame.it/
Gentile Presidente del Consiglio Romano Prodi,
Noi cittadini le chiediamo di porre rimedio a un’infamia che mina l’efficienza e l’onestà della pubblica amministrazione.
Chiediamo di affermare il patto di correttezza tra lavoratori e aziende anche all’interno della pubblica amministrazione.
Chiediamo che tutti i funzionari pubblici condannati vengano automaticamente licenziati senza possibilità di scappatoie.
Esiste un progetto di legge in bozza, avanzato all’interno della maggioranza, che determinerebbe il licenziamento soltanto per i dipendenti pubblici condannati a più di due anni per corruzione, violenza sessuale, pedofilia. In questo modo il 98% dei condannati resterebbe nella Pubblica Amministrazione!
Si tratta di una proposta intollerabile e insultante per i cittadini e i funzionari pubblici onesti!
Un funzionario rappresenta lo Stato. Quindi deve essere persona integerrima. Oggi individui come l’ex ministro De Lorenzo sono ancora sul libro paga delle istituzioni.
Addirittura restano al loro posto insegnanti condannati per pedofilia!
Chiediamo che la Pubblica Amministrazione pretenda un risarcimento per il danno di immagine che reati del genere comportano.
Chiediamo inoltre che, insieme a questa legge sul licenziamento dei dipendenti pubblici corrotti, sia approvata anche la proposta di legge presentata da Franca Rame sul codice di procedura per i giudizi innanzi alla Corte dei Conti che annulla il condono emanato dal governo Berlusconi, condono che permette ai funzionari pubblici condannati di evitare il pieno risarcimento dei danni arrecati.
Chiediamo infine che sia revocato il trasferimento di Luigi Magistro, creatore del sistema di controllo informatico dell’Audit: è mai possibile che una volta che c’è un funzionario pubblico che combatte con successo la corruzione lo si debba punire?
Nella certezza che Lei vorrà impegnarsi in questa operazione di pulizia e giustizia dando un segno forte e chiaro al Paese, La salutiamo cordialmente
Noi cittadini le chiediamo di porre rimedio a un’infamia che mina l’efficienza e l’onestà della pubblica amministrazione.
Chiediamo di affermare il patto di correttezza tra lavoratori e aziende anche all’interno della pubblica amministrazione.
Chiediamo che tutti i funzionari pubblici condannati vengano automaticamente licenziati senza possibilità di scappatoie.
Esiste un progetto di legge in bozza, avanzato all’interno della maggioranza, che determinerebbe il licenziamento soltanto per i dipendenti pubblici condannati a più di due anni per corruzione, violenza sessuale, pedofilia. In questo modo il 98% dei condannati resterebbe nella Pubblica Amministrazione!
Si tratta di una proposta intollerabile e insultante per i cittadini e i funzionari pubblici onesti!
Un funzionario rappresenta lo Stato. Quindi deve essere persona integerrima. Oggi individui come l’ex ministro De Lorenzo sono ancora sul libro paga delle istituzioni.
Addirittura restano al loro posto insegnanti condannati per pedofilia!
Chiediamo che la Pubblica Amministrazione pretenda un risarcimento per il danno di immagine che reati del genere comportano.
Chiediamo inoltre che, insieme a questa legge sul licenziamento dei dipendenti pubblici corrotti, sia approvata anche la proposta di legge presentata da Franca Rame sul codice di procedura per i giudizi innanzi alla Corte dei Conti che annulla il condono emanato dal governo Berlusconi, condono che permette ai funzionari pubblici condannati di evitare il pieno risarcimento dei danni arrecati.
Chiediamo infine che sia revocato il trasferimento di Luigi Magistro, creatore del sistema di controllo informatico dell’Audit: è mai possibile che una volta che c’è un funzionario pubblico che combatte con successo la corruzione lo si debba punire?
Nella certezza che Lei vorrà impegnarsi in questa operazione di pulizia e giustizia dando un segno forte e chiaro al Paese, La salutiamo cordialmente
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