venerdì 13 novembre 2009
Il Csoa Cartella, la lotta al Ponte e quegli strani avvertimenti
Non è la prima volta che succede, ma è la più grave.
Il Centro Sociale "A. Cartella" di Gallico (Reggio Calabria), occupato dal 2002, è stato già vittima di attentati incendiari, di danneggiamenti e scritte sui muri.
E' accaduto ancora un paio di giorni fa: solo che questa volta all'imbrattamento della sede (sul grande murales del Che è apparsa una svastica, oltre a vari slogan farneticanti) sono seguiti dei volantini di chiaro stampo nazista affissi in anche in giro per la città.
Nel corso di questi anni, il Csoa "Cartella" si è distinto non soltanto per le sue attività antagoniste, ma anche per un ruolo propulsivo all'interno del quartiere e della città: dal mercatino equo-solidale ai concerti, dagli appuntamenti teatrali a quelli di poesia, dai fumetti ai corsi di giornalismo ambientale sino, ovviamente, all'attività politica. Che ha visto il "Cartella" in primo piano in molte battaglie. Prima fra tutte quella contro lo scellerato progetto del Ponte sullo Stretto.
Ed è curioso notare la tempistica perfetta di quest'ultimo atto intimidatorio, avvenuto mentre fervono i preparativi per la grande manifestazione contro l'apertura dei cantieri del Ponte, indetta per il prossimo 19 dicembre.
Allora, oltre alla solita solidarietà di facciata, devono seguire atti concreti per stare accanto a una delle poche realtà attive e propositive di Reggio Calabria, di quelle legate al territorio e che del territorio propongono una valorizzazione che parta dal basso, dal coinvolgimento dei cittadini.
Ricevo e pubblico volentieri il comunicato stampa diffuso dal Csoa "Angelina Cartella", invitando a diffondere questo post e a manifestare il proprio affetto e la propria vicinanza agli amici e compagni del Centro.
Agli imbrattamenti seguono le minacce
L’avevamo accolta con ironia e senza allarmismo l’azione di imbrattamento della scorsa notte.
Salvo svegliarci ieri mattina e scoprire che in città erano stati “avvistati” alcuni manifestini, gli stessi che abbiamo trovato affissi alla nostra porta.
Se la forma linguistica è piuttosto sgrammaticata, il messaggio però risulta essere abbastanza chiaro.
Con questo comunicato intendiamo rivolgerci a tutte le compagne ed i compagni, alle associazioni, ai comitati, alle tante persone che abbiamo incrociato in questi anni e con le quali abbiamo collaborato per “costruire un futuro migliore”, ma anche alla cittadinanza tutta, non credendo che possa essere un motivo di festeggiamento la nostra “fine”.
Lo spazio che occupiamo è la struttura del Parco Cartella, a Gallico (costata all’epoca circa 1,7 miliardi delle vecchie lire) che più di 7 anni fa abbiamo sottratto all’incuria e al degrado in cui era stato abbandonato, e trasformandolo in luogo di aggregazione e di propulsione per battaglie di libertà e dignità, oltre che di promozione artistica e culturale.
Da allora, nonostante appetiti speculativi politico-mafiosi abbiano spesso cercato di mettere le mani su questa struttura, i diversi attentati ed episodi di intimidazione, noi proseguiamo nel nostro impegno.
Ci appare una strana coincidenza che questa serie di intimidazioni segua il lancio della manifestazione contro l’apertura dei cantieri del Ponte, ideata proprio in una partecipata assemblea da noi promossa. Sarà per questo che qualcuno ci vorrebbe morti?
Non certo per celebrare la nostra “fine” ma per ragionare insieme sulla progressiva restrizione degli spazi di agibilità politica, nonché a rafforzare in nostri sforzi in vista della manifestazione del 19 dicembre
invitiamo tutte e tutti a partecipare
all’assemblea pubblica
martedì 17 novembre alle ore 19,00
Via Quarnaro I - Gallico, Reggio Calabria
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