
Son tornati da Marte e son sbarcati a Reggio Calabria, la nuova capitale della destra italiana.
Giuseppe Scopelliti, il sindaco del "credere, obbedire, ballare", ha stravinto le elezioni con il 70% dei voti. Un plebiscito in camicia nera...
Ogni volta che ritorno alla base (leggi: Reggio Calabria) mi rituffo nel passato. Apro i miei archivi e mi rimetto a spulciare tra vecchie foto, fanzine, riviste...
Questa volta è toccato a Rockerilla, quando era ancora Rockerilla.
Mi sono rimesso a leggere i numeri dei primi anni '80 e sono venute fuori delle cose incredibili. Per esempio la prima (micro) intervista ai Gun Club realizzata da Claudio Sorge e spedita da Jeffrey Lee Pierce, per il tramite di Chris D. dei Flesh Eaters, via posta!
Oppure articoli irrorati di passione sui Television, sui nostri Not Moving, sui Teardrop Explodes di Julian Cope, sulle nuove speranze della new wave U.S.A. (con gruppi che poi avrebbero fatto storia come Sonic Youth e REM).
E ancora: i testi con traduzione a fronte di Black Flag e Circle Jerks. E le recensioni in "tempo reale" dei Jam e dei Birthday Party, degli X o del Pop Group...
All'epoca quelle pagine piene di inchiostro nero che ti restava sui polpastrelli dischiudevano nuovi mondi, universi musicali sconosciuti...
A rileggerle oggi mantengono intatto tutto il loro fascino, con in più l'effetto "nostalgia factory" (per dirla alla Porcupine Tree) del tempo andato...
E se allora Rockerilla era la guida in presa diretta sui fermenti musicali che avvenivano in terra d'Albione, oltre Oceano o dalle nostre parti, oggi quei vecchi numeri un po' ingialliti sono diventati qualcosa di diverso, di straordinario.
Si sono trasformati, infatti, nella miglior enciclopedia del rock indipendente degli ultimi 25 anni.