lunedì 14 maggio 2007

Easy Listening for the Underachiever


Ci sono dischi che rappresentano un piccolo grande evento.
“Easy Listening for the Underachiever” (Olde Haat) è uno di questi perchè segna il ritorno di una delle più leggendarie formazioni del rinascimento garage degli anni ’80: i Morlocks.

Formata dal carismatico cantante Leighton Koizumi subito dopo aver concluso la sua esperienza con i seminali Gravedigger V (il cui “All Black & Hairy” è ancora oggi un culto per i fans del genere), la formazione californiana durò appena un paio di stagioni. Il tempo necessario per scolpire il proprio nome nella leggenda, grazie a due dischi (“Emerge” e “Submerged Alive”) e soprattutto alle travolgenti esibizioni dal vivo.

Poi varie vicende portarono Leighton a scomparire dalle scene e girò addirittura la voce che fosse morto. Invece qualche anno fa il cantate ha sorpreso tutti, tornando improvvisamente in pista con un bel disco di covers Sixties (“When The Night Falls”, 2003) realizzato insieme agli italiani Tito & The Brainsuckers.
Ed ha anche mantenuto la promessa, fatta in quell'occasione, di ricreare i Morlocks.
Oggi con una line-up totalmente rinnovata quella sigla torna ed esistere.

Il risultato è “Easy Listening for the Underachiever”, un album che trasuda passione e amore nei confronti del garage-punk. Un disco senza tempo e senza compromessi.
Sin dall'attacco dell'iniziale "Dirty Red" si intuisce che il gruppo è in grande forma: la formula sonora dei Morlocks è vibrante e di grande impatto, come una volta.
Se "Sex Panther" è uno spettacolare mid-tempo con influssi R&B, il vecchio cavallo di battaglia "My friend the bird" si apre verso territori oscuri e fumosi e le urticanti "Cat (On a Hot Thin Groove) e "Just a little bit" hanno una forza d'urto in grado di smuovere i sassi.
E poi ci sono le cover di “Teenage Head” dei Flamin’ Groovies, splendida cavalcata r'n'r, e di un altro classico live della band come “Get Out of My Life Woman” (Allen Toussaint) a completare in maniera ancor più convincente il quadro.

Dal vivo, poi, i 'nuovi' Morlocks non temono il confronto con i vecchi.
Forse hanno perso, come mi suggerisce un amico che ebbe la fortuna di vederli in azione vent'anni or sono, quel sound un po' oscuro e criptico che era il tratto distintivo della loro formula.
Però Leighton Koizumi continua ad essere un animale da palcoscenico: il vero erede di Iggy, Mick Jagger e Lux Interior!
E i compagni che ha scelto per questa nuova avventura - gli eccellenti chitarristi Bobby Bones e Lenny Pops, il bassista Nick Jodoin e il batterista Marky - rappresentano l'essenza della rock'n'roll band: compatti, incisivi e senza sbavature.
Il loro "wall of sound" è travolgente e non fa prigionieri. Garage-punk da paura e dito medio in faccia a chi sostiene le teorie "evoluzionistiche" del rock'n'roll.
Signori, qui si tratta di "blood, sweat and tears": prendere o lasciare!

3 commenti:

Gabriele Barone ha detto...

Grande Leighton e grandissimi i Morlocks!

Ciao
Gabriele

vincenzo giraldi ha detto...

Nomi come quelli di Leighton ed i Morlocks sono veramente impossibili da contestare... non si diventa una band di culto per caso, a mio modesto parere.
Il nuovo disco e soprattutto la nuova (ennesima) line up dei Morlocks denotano infatti un deciso cambiamento rispetto alle produzioni di Emerge e, soprattutto, Submerged Alive; pur rimanendo in quei territori abbastanza ristretti e canonizzati del garage punk, i "nuovi" Morlocks hanno perso quell'aurea dark, malata e sofferente che li contraddistingueva nel mazzo.
Oggi, togliendo l'inconfondibile timbro vocale di Leighton, risultano molto meno riconoscibili ed unici; ciò non toglie che, come confermato anche dalle esibizioni live di aprile, i Morlocks restano degli autentici fuoriclasse dove rabbia iconosclasta, furore punk e conoscenza della materia (soul in primis) garantiscono un "tiro" che è impossibile da ritrovare nella maggior parte dei gruppi attuali.
Siamo stati abituati negli ultimi anni al rientro sulle scene di grandissime bands del passato un pò in sordina e con il peso degli anni evidente (ad es. pixies, dinosaur jr)mentre altri hanno sfoderato la classe di un tempo o la capacità di suonare ancora attuali a lustri di distanza (Radio Birdman, Stooges, Pere Ubu ed ovviamente Morlocks).

Finchè c'è (questo) Rock'n'Roll, c'è speranza...

Alessandro ha detto...

La sua uscita è stata una vero evento!

Ciao
A.