martedì 8 maggio 2007

Ma quale democrazia?




"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". (Art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana).

Ma è proprio vero?

Uno dei principi fondanti della nostra Repubblica è un principio limitato.

Si può esprimere liberamente il proprio pensiero e criticare chiunque, a meno che non si tocchi il Vaticano.

Si può criticare il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica, i leader politici e sindacali, confutare qualsiasi tesi economica e politica, entrare in contrasto con i rappresentanti delle altre religioni, ma appena si accenna una minima critica al Vaticano: APRITI CIELO!!!

Fuoco incrociato, fuoco amico!!!

Da Mastella ai DS, dai fascisti di Forza Italia, Lega e AN fino al leader della CGIL tutti a difendere Sacra Romana Chiesa.

Ma Andrea Rivera, il conduttore del concertone del Primo Maggio a Roma, cosa aveva detto di tanto iconoclasta da scatenare una tale tempesta mediatica?

"Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana..."

Verità lapalissiane.

Pinochet, tra i più feroci e disumani dittatori del XX secolo, ha governato con l'acquiescenza (per non dire con la complicità) della chiesa cattolica dal 1973 al 1990.
Possibile che preti, vescovi e cardinali cileni non si fossero mai accorti di niente: del golpe dell'11 settembre, di 17 anni di dittatura, delle torture inflitte a decine di migliaia di oppositori, degli assassinii, dei "desaparecidos"?
Eppure, a Pinochet sono stati riservati funerali di Stato.

E che dire di Franco, l'uomo che ha governato per 40 anni la Spagna col pugno di ferro e con l'appoggio esplicito delle gerarchie vaticane? (a proposito: è in uscita in questi giorni "Salvador - 26 anni contro", film sulla storia di Salvator Puig Antich, l'ultima vittima del regime fascista spagnolo, giustiziato nel 1974 con il crudele metodo della garrota).
Anche per lui funerali in chiesa e annuali messe di suffragio.


Mentre il povero Piergiorgio Welby quale grande crimine contro l'umanità aveva commesso per vedersi negato il diritto ad avere un funerale in chiesa, prima della degna sepoltura?
Andrea Rivera ha semplicemente messo in evidenza l'ipocrisia della Chiesa cattolica.
Ma nell'Italia civile e democratica (?) del 2007, tutto ciò NON SI PUO' DIRE.

Destra, sinistra e centro tutti insieme (appassionatamente) a dargli addosso.
Solo una sparuta minoranza di radicali, comunisti e verdi ha tentato di ricordare che "lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani" (art. 7 Costituzione).
Ma in pochi sembrano essersene accorti...

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