giovedì 9 aprile 2009
Salviamo il Detour
Il Detour, uno dei cineclub più attivi e interessanti della Capitale, rischia di chiudere.
Sarebbe un altro colpo mortale alla vita culturale di una città che dovrebbe essere agli stessi livelli di Londra, Berlino, Parigi e Madrid, e invece affonda ogni giorno di più.
A febbraio la chiusura del Traffic, uno dei più noti rock club capitolini, ha ridotto notevolmente l'offerta di concerti legati al mondo dell'indipendenza, soprattutto in chiave garage e punk.
Oggi la notizia della probabile chiusura del Detour, un cineclub che si è sempre distinto per le rassegne underground e una proposta cinematografico-culturale realmente alternativa, è un altro tassello nello smantellamento del tessuto culturale romano.
Qui sotto trovate il comunicato diffuso dal Detour.
DETOUR RISCHIA DI CHIUDERE!
Cari soci e amici,
dopo 12 anni, Detour rischia la chiusura.
Il cineclub è più vivo che mai, il calendario delle proiezioni è pieno fino a fine stagione e tante, tantissime sono le realtà culturali e sociali che fanno riferimento alla nostra sala per svolgere le proprie attività.
Detour rischia di chiudere perché Il contratto di affitto è scaduto e dobbiamo lasciare i locali di Via Urbana 47/a.
A chi ci ha suggerito di occupare spazi non utilizzati o ex-cinema in disuso, o di “farci degli amici in alto” abbiamo risposto che non è nel nostro modo di vedere le cose. In tutti questi anni abbiamo regolarmente pagato l’affitto e abbiamo tenuto i partiti fuori dalla porta convinti che questi non debbano interferire con le nostre scelte o strumentalizzare le nostre iniziative.
Siamo, ancora fino al 31 Agosto, uno dei pochi, se non il solo cinema del centro storico, che organizza con cadenza settimanale iniziative accessibili a persone diversamente abili e proiezioni commentate per non vedenti. Siamo forse l’unica realtà del centro storico che usa il cinema come strumento di integrazione sociale. Senza contare il fatto che la nostra sala, in tutti questi anni, ha dato spazio a centinaia di giovani autori indipendenti e ad opere che diversamente non avrebbero potuto avere alcuna visibilità.
La prospettiva di riaprire in un altro locale non ci spaventa.
Avevamo già individuato delle possibili alternative ed eravamo pronti a spostarci, ma ad oggi non siamo ancora arrivati a un accordo con il locatario in merito all’indennità di avviamento spettante per legge, somma indispensabile per iniziare i lavori di ristrutturazione nella nuova destinazione.
Abbiamo sempre fatto le cose da soli. Con il volontariato e con il sostegno dei soci. Ma questa volta è diverso. Ristrutturare un nuovo locale ha dei costi che da soli non possiamo sostenere. Abbiamo bisogno di un aiuto. Non dai partiti, ma dalle istituzioni. Abbiamo bisogno di far sapere al Municipio I e al Comune di Roma, alla Provincia e alla Regione Lazio che Detour è una realtà necessaria.
Necessaria perché i cinema, quelli tradizionali non bastano; perché tante persone disabili hanno scelto Detour come loro cinema, un cinema realmente accessibile che non ha posti riservati (marchiati) e in cui non si viene stigmatizzati per la propria diversità. Necessaria perché il cinema non è solo vedere un film, ma anche fermarsi e parlarne; perché posti come il nostro sono un punto di partenza per potenziali talenti; perché tante, troppe sono le sale che stanno scomparendo per lasciare il posto a centri commerciali e bingo.
Vi chiediamo di scriverci e di manifestare il vostro interesse e sostegno per il Detour.
(niente di impegnativo, solo poche righe all’ email aiutiamodetour@gmail.com indicando i vostri dati e la vostra professione).
Inoltre, per chi avesse la possibilità di sostenere economicamente la riapertura, questi gli estremi bancari del Detour:
CONTO DETOUR
BANCA POPOLARE DI SONDRIO
IBAN: IT46 K056 9603 2080 0000 5249 X53
Filiale: 091 ROMA - AG. 8
(Nella causale potete indicare “nome_cognome_donazione per riapertura Detour”)
Sosteniamo il Detour, difendiamo la Cultura.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento